Carr, Edward Hallet
Storico e pubblicista inglese (Londra 1892-Cambridge 1982). Delegato inglese alla conferenza di pace di Versailles nel 1919, primo segretario al Foreign office (1933-36), è stato docente di politica internazionale all’univ. del Galles (Aberystwyth) dal 1936 al 1947, vicedirettore del Times (1941-45) e, dal 1955, fellow del Trinity college a Cambridge. Tra le sue opere principali: K. Marx (1934); Michael Bakunin (1937); Conditions of peace (1942; trad. it. 1946); Nationalism and after (1945; trad. it. 1947); The Soviet impact on the Western World (1946); International relations between the two World Wars (nuova ed., 1947); What is history? (1961, trad. it. Sei lezioni sulla storia, 1966); 1917. Before and after (1969; trad. it. 1917. Illusioni e realtà della rivoluzione russa, 1970); The russian revolution: from Lenin to Stalin (1979; trad. it. 1980). La sua opera più importante è A history of Soviet Russia, una monumentale storia dell’Unione Sovietica dalla rivoluzione del 1917 all’epoca di Stalin. I primi 3 voll. apparvero tra il 1950 e il 1953 col titolo The bolshevik revolution, 1917-1923 (trad. it. 1964); sono poi seguiti il vol. 4° (The interregnum, 1923-1924, 1954; trad. it. La morte di Lenin, 1965); i voll. 5°, 6° e 7° tra il 1958 e il 1964 (Socialism in one country, 1924-1926; trad. it. 1968-1969); tra il 1969 e il 1971 ha scritto in collaborazione con R. W. Davies i voll. 8° e 9°: Foundations of a planned economy 1926-1929 (trad. it. Le origini della pianificazione sovietica 1926-1929, 1972-1984). Postumo (1983) è stato pubblicato The twilight of Comintern, 1930-1935.