Poeta e storico caribico di lingua inglese (n. Bridgetown, Barbados, 1930). Prof. di storia sociale e culturale alla University of West Indies (Kingston, Giamaica), dal 1983 al 1991, dal 1993 di letterature comparate alla New York University. Entrato in contatto a Londra con la comunità di artisti e intellettuali caribici, è stato tra i fondatori del CAM (Caribbean artists movement), attivo tra il 1966 e il 1972 con la finalità di costruire una comune identità culturale e linguistica. Nella cultura caribica postcoloniale B. ha rivalutato una tradizione culturale che, sopravvissuta ai vari meccanismi di oppressione, si è perpetuata in forme orali (favole, racconti, miti) e musicali, individuando nel National language, una sorta di creolo ibridato con forme inglesi, africane e dialettali, la ricchezza della cultura antillana, frutto di una fusione originale di etnie. Nel solco della tradizione orale, nei suoi versi contano soprattutto ritmo e suono, ed essi devono essere ascoltati piuttosto che letti. Si è affermato come uno dei maggiori poeti delle Indie Occidentali con la trilogia in versi Rights of passage (1967), Masks (1968) e Islands (1969), raccolti poi in The arrivants (1973). Sono seguiti Other exiles (1975), Black + blues (1976) e Mother poem (1977). Si ricordano ancora le raccolte: Third world poems (1983), X-Self (1987), e Shar (1990). Nelle quattordici poesie raccolte in Middle passages (1992) B. continua la sua ricerca di radici nel mondo multiculturale. Tra i saggi critici e le opere storiche: Folk culture of the slaves in Jamaica (1970); The development of Creole society in Jamaica 1770-1820 (1971); Caribbean man in space and time (1974); Our ancestral heritage: a bibliography of the roots of culture in the English speaking Caribbean (1977); Nanny, Sam Sharpe and the struggle for people's liberation (1977); The colonial encounter: language (1984); Roots (1986); Jah music (1986).