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EGEMONE di Taso

di Camillo Cessi - Enciclopedia Italiana (1932)
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EGEMONE (‛Ηγήμων) di Taso

Camillo Cessi

Poeta greco, vissuto a quanto pare, ai tempi di Cratino e di Epicarmo (sec. V a. C.) è annoverato fra i poeti della commedia antica e se ne porta come prova la commedia Filina (Φιλίνα o Φιλίννα) di cui ci sono pervenuti due trimetri. Quale ne fosse il contenuto non è dato arguire: certo essa non doveva mancare di quell'acre umorismo e di quella scurrilità di linguaggio proprî della commedia antica. Ma più che con le commedie, Egemone, acquistò fama con le Parodie. Aristotele (Poet., 2, 1448 a 12) attesta senz'altro che egli fu il primo a comporne, ma questa asserzione si deve intendere non nel senso che Egemone inventò la parodia, già nata in tempi antichi, come dimostrava il Margite attribuito a Omero e l'uso fattone da Ipponatte, ma ne costituì una forma letteraria particolare che traeva motivo di riso non soltanto dal contrasto fra la solennità dei versi imitati e l'argomento per cui erano travisati, ma anche da facezie, motti di spirito, scherzi, scurrilità fra le quali non mancavano allusioni ai fatti contemporanei. Tali parodie erano recitate negli agoni timelici e nelle Panatenee in Atene. Un lungo frammento di 21 versi è conservato da Polemone presso Ateneo (XV, 695 e) e Cameleonte ne ripete (Aten., IX, 406 e) tre versi (vv. 18-21). Tale frammento deriva forse dall'introduzione di una parodia, in cui Egemone, come facevano spesso i poeti della commedia antica, parla di sé stesso e ci racconta che da Taso era stato costretto a partire perché malvisto dai concittadini e tormentato dalle strettezze economiche, deciso, secondo un consiglio della dea Atena, di recarsi altrove a cercare fortuna. In Atene fece il rapsodo, l'istrione e soprattutto acquistò popolarità con le sue parodie, con le quali vinse anche premî negli agoni, ma non arricchì come egli desiderava, e condusse vita stentata. Per questo egli stesso s'attribuì il nomignolo di "Lenticchia" (Φακῆ) e ne traeva argomento di gioco. La più importante delle sue parodie fu la Gigantomachia. Pare che egli abbia composte parodie anche in giambici.

I frammenti in Meineke, Fragm. Comic. Graec., II, 743; T. Kock, Comic. Attic. Fragm., Lipsia 1880, I, 700; P. Brandt, Corpusculum poesis epicae gr. ludibundae, Lipsia 1888, I, pp. 37-49.

Bibl.: Veland, De praec. parod. homer. script. apud Graecos, Gottinga 1833; B. J. Peltzer, De parod. Graec. poësi et de Hippon. Hegem. Matr. parod. fragm., Münster 1855; H. G. Paessens, De Mat. parod. reliq., ivi 1856; H. Schrader, Die parod. Verse des Heg. aus Thasos in Athen, in Rh. Mus., XX, p. 186 seg.; v. Leutsch, in Philol., X, p. 704; U. v. Wilamowitz, in Hermes, XL, p. 173; W. v. Christ, Gesch. gr. Litter., 6ª ed., Monaco 1912 segg., I, p. 415; A. Körte, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VII, coll. 2595-96.

Vedi anche
Mardònio Generale persiano (m. 479 a. C.), nipote di Dario I. Nel 492 a. C. fu posto a capo della prima spedizione contro i Greci, che fruttò ai Persiani il dominio di Taso e della costa tracia. Prese poi parte alla spedizione di Serse (480), e quando il re, dopo la sconfitta di Salamina, si ritirò in Persia, ... Polignòto Pittore greco, di Taso (prima metà sec. 5º a. C.). Considerato il maggior pittore dell'antichità, nulla ci resta delle sue opere, descritte in gran parte da Pausania. P. dimorò ad Atene, ma le sue opere maggiori erano a Delfi, dove dipinse sulle pareti due grandiose composizioni, l'Iliuperside (presa ... Efialte Nome di alcuni personaggi della storia greca.1. Greco nativo della Trachinia, colpevole della sconfitta dei Greci alle Termopili (480 a. C.); guidò i Persiani nella marcia che permise di prendere alle spalle Leonida e i suoi.2. Politico ateniese (prima metà del sec. 5º a. C.); guidò il partito democratico ... Filippi (gr. Φίλιπποι) Nome imposto da Filippo II di Macedonia alla città di Crenides in Macedonia, dopo la conquista nel 358-57 o 357-56 a.C. Divenuta colonia romana (Iulia Augusta Philippensis), la città fu sede della prima comunità cristiana in Europa, fondata da s. Paolo, che iniziò la sua predicazione ...
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  • Taso
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    (Θάσος, Thasus; A.T., 82-83) Aldo SESTINI Margherita GUARDUCCI Angelo PERNICE È la più settentrionale delle isole dell'Egeo, separata dalla costa macedone da uno stretto di soli 6 km., nel quale si trova l'isolotto deserto di Thasópoula. Di forma grossolanamente pentagonale, l'isola ha una lunghezza ...
Vocabolario
taso
taso s. m. [prob. dal franco tas «cumulo» (da cui il fr. tas, con lo stesso sign.)], non com. – Gruma, tartaro delle botti, deposito feccioso (cfr. intasare e stasare).
egèmone
egemone egèmone agg. [dal lat. tardo hegĕmon -ŏnis, gr. ἡγεμών -όνος, der. di ἡγέομαι «guidare, condurre»]. – Propr., che conduce, che ha funzione di guida: Diana e., Diana la conduttrice, come epiteto di Diana. Più com., che esercita egemonia:...
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