(gr. Αἴγισϑος)
Mitico figlio di Tieste e cugino di Agamennone. Mentre questi era a Troia, ne sedusse la moglie Clitennestra, impadronendosi del regno di Micene. Ritornato Agamennone, lo uccise a tradimento, ma sette anni dopo venne a sua volta ucciso da Oreste, figlio di Agamennone. Leggende posteriori fanno di E. il frutto di un incesto di Tieste con la figlia Pelopia, data poi in moglie ad Atreo, ritenuto padre di E.; più tardi, avvenuto per caso il riconoscimento, Pelopia si uccide ed E. uccide Atreo, che gli aveva ordinato di assassinare l’odiato fratello Tieste.
La tragica figura di E. compare in alcune tragedie della Grecia antica: Agamennone e Coefore, due parti della trilogia Orestea (458 a. C.) di Eschilo (525 circa - 456-455 a. C.); Elettra di Sofocle (forse 497-406 a.C.); Elettra di Euripide (480 -406 a. C.); in età moderna è stata ripresa da V. Alfieri (1749 -1803) nell'Agamennone e nell'Oreste.