Atteggiamento di chi vede nel proprio io, immediatamente inteso, la realtà assoluta o il valore esclusivo e predominante. Si distingue un e. teoretico (più propriamente detto solipsismo), secondo il quale l’esistenza di ogni altro soggetto non è che fenomeno della coscienza del soggetto che se lo rappresenta; un e. pratico, secondo il quale il fine di ogni azione umana è l’interesse individuale dell’agente. La storia delle dottrine che hanno variamente propugnato questo e., o che lo hanno negato o ridotto nei suoi giusti limiti, rispetto all’opposto principio dell’altruismo, costituisce la storia dell’etica.