Attitudine neuropsicologica, frequente nei bambini e negli adolescenti, a produrre vivide rappresentazioni mentali, che riproducono fedelmente e nitidamente l’immagine di oggetti, disegni, pagine scritte, brani musicali ecc. Differisce dall’allucinazione perché il soggetto è consapevole di trovarsi di fronte a un’immagine della sua memoria o a una rappresentazione mentale. Il fenomeno è stato descritto e studiato da V. Urbantschitsch, O. Kroh e, soprattutto, E.R. Jaensch.