BLAVATSKY (Blavackaja), Elena Petrovna
La fondatrice del sistema filosofico-religioso conosciuto sotto il nome di teosofia (v.) nacque a Ekaterinoslav, nella Russia meridionale, il 31 luglio 1831, da Elena Fadeeva e dal colonnello Pietro Hahn. Sposò a 17 anni il vecchio generale Blavackij, vice-governatore della provincia di Erivan ma presto abbandonò il marito e fuggì a Costantinopoli, dove trovò un'amica, e con lei incominciò una lunga serie di viaggi. Per dieci anni andò vagando per il mondo e fu ripetutamente in Africa, in Europa, in America, e in varie parti dell'Asia. Gli anni decisivi della sua evoluzione interiore sembra siano stati quelli che vanno dal 1867 al 1870, passati, a quanto pare, nel Tibet, ove essa sarebbe stata sottoposta da istruttori illuminati a un allenamento occulto sistematico.
Nel 1873 si trasferì negli Stati Uniti d'America e quivi ebbe occasione di conoscere (1874) il colonnello H. S. Olcott. Questi si persuase ben presto della realtà dei poteri occulti della B., e collaborò con lei a raccogliere un gruppo di aderenti, con i quali fu fondata nel 1875 la Società Teosofica. La presidenza di questa venne affidata all'Olcott, mentre la B. assunse la carica di segretaria corrispondente. Data da allora la sua attività formidabile e varia per diffondere nel mondo le dottrine teosofiche.
Nel 1878, la B. si trasferì in India, ove la Società Teosofica ebbe da allora in poi la sua sede centrale, prima a Bombay, poi ad Adyar, presso Madras. Nel 1879 fondò il Theosophist, rivista che continua tuttora le sue pubblicazioni. Negli anni seguenti, nonostante le sue cattive condizioni di salute, percorse ripetutamente l'India in tutti i sensi, energicamente aiutata dall'Olcott nel dare sempre maggiore incremento alla Società. Fece nel 1884 un viaggio di salute a Nizza, Parigi e Londra; passò poi in Germania e ritornò in India verso la fine dell'anno per affrontarvi una delle più gravi burrasche della sua vita. I coniugi Coulomb, che erano stati da lei beneficati, avevano fornito alla stampa locale alcune lettere che affermavano sue, e dalle quali risultavano accordi presi con loro per simulare fraudolentemente fenomeni di carattere medianico, detti oggi "metafisici". Proprio in quell'epoca giungeva in India il dottor R. Hogdson, incaricato dalla Society for Psychical Research di Londra di fare un'inchiesta. L'inchiesta (che doveva essere poi molto discussa) risultò sfavorevole alla B., la quale, appresone l'esito in Germania, protestò energicamente la propria innocenza. Da allora, tuttavia, si ritirò dalla vita attiva nella Società Teosofica e dedicò ogni sforzo e ogni cura a scrivere e a completare la sua opera maggiore: The Secret Doctrine. Passò gli ultimi anni della sua vita a Londra, e morì l'8 maggio 1891.
Il suo lavoro di scrittrice si compendia nelle due opere maggiori: Isis unveiled e The Secret Doctrine. La prima (New-York 1877) fu scritta col proposito di portare innanzi al pubblico occidentale le vedute di alcuni adepti orientali sulla verità che sta al fondo delle più vaste concezioni filosofiche dell'antichità. La seconda pubblicata per la prima volta nel 1888 (ultima edizione Point Loma 1910), è rivolta a indicare il vero posto dell'uomo nell'universo, ad esporre le verità arcaiche che stanno alla base di tutte le religioni, rivelando la fondamentale unità da cui tutte hanno origine. Essa s'impernia sui commentarî alle stanze di un misterioso Libro di Dzyan, scrittura orientale ignota agli orientalisti. Forma un monumento di dottrina enorme, non bene equilibrato, frammentario, incompleto, e spesso caotico, in cui s'alternano elementi di una vasta erudizione illuminati da singolari vedute filosofiche.
Altri scritti notevoli della B., oltre a numerosissimi articoli pubblicati su riviste e giornali, sono: The Key to Theosophy, breviario per principianti (Londra 1890); Practical Occultism, libretto di consigli pratici per la vita giornaliera; Theosophical glossary (Londra 1892); The Voice of Silence (Londra 1889), frammenti mistici.
Bibl.: Notizie biografiche sulla B. hanno dato i suoi amici e collaboratori. Cfr. A. P. Sinnet, The Occult World, Londra 1881; C. Wachtmeister, Reminiscences of H. P. B. and the Secret Doctrine, Londra 1893; H. S. Olcott, Old Diary Leaves, Londra 1904; A. Besant, H. P. B. and the Masters of the Wisdom, Londra 1907; e la recente traduzione franc. da A. P. Sinnet, Incidents in the life of Madame B. (La vie de Mad. B.), Parigi 1920; W. Kingsland, The real H. P. B., Londra 1928; G. Baseden Butt, Madame B., Londra 1928. Una critica violenta poco obiettiva dell'opera della B. si trova in R. Guénon, Le Théosophisme: histoire d'une pseudo-religion, Parigi 1925.