elicottero
Una vite col motore
Gli elicotteri sono aeromobili capaci di volare in verticale, in orizzontale e di mantenersi fermi in aria. La loro manovrabilità è garantita da grandi eliche che ruotano attorno a un asse verticale. Sebbene già Leonardo da Vinci avesse disegnato alcuni progetti di un elicottero, fu solo a partire dagli anni Quaranta del 20° secolo che apparvero i primi mezzi effettivamente funzionanti
L'elicottero costituisce la più completa realizzazione dell'aspirazione al volo da parte dell'uomo. Mentre infatti un aereo è costretto fondamentalmente a muoversi in avanti, questi aeromobili riescono a eseguire una serie di manovre paragonabili al volo di un insetto. Gli elicotteri possono così mantenersi fermi in aria, atterrare in pochissimo spazio, muoversi lungo la verticale comportandosi come ascensori o viaggiare velocemente lungo la linea orizzontale.
Il modello di elicottero più comune è costituito da una grande elica, un rotore che gira attorno un asse verticale. L'elica si avvita nell'aria consentendo il movimento verticale e, inclinando il rotore secondo un certo angolo rispetto alla linea d'orizzonte, si ha il movimento orizzontale. All'elica maggiore se ne accoppia una più piccola posta sulla coda, che ruota su un asse orizzontale e che mantiene in equilibrio la carlinga impedendole di ruotare in senso opposto al rotore. In alternativa l'equilibrio può essere ottenuto anche con un getto d'aria. Un altro tipo di elicottero è invece costituito da veicoli attrezzati con una coppia di grandi eliche: è quanto per esempio avviene con i grandi elicotteri utilizzati per il trasporto delle merci o di molte persone.
L'idea di utilizzare pale rotanti in orizzontale che si avvitassero nell'aria generando una forza ascensionale, e che quindi potessero volare, fu concepita per primo da Leonardo da Vinci il quale, nel 15° secolo, disegnò una macchina costituita da una grande pala elicoidale, mossa semplicemente dalla forza muscolare di un uomo. Fino al 18° secolo non vi furono tuttavia tentativi concreti di realizzare apparecchi di questo tipo. Nel 1877 il milanese Enrico Forlanini riuscì a fare volare fino a una decina di metri di altezza un elicottero a vapore con una massa di pochi chili, ma occorreva attendere lo sviluppo del motore a scoppio perché questo tipo di aeromobili potessero realmente funzionare e svilupparsi. La svolta si ebbe solo nel 1937, quando in Germania fu sperimentato con successo l'elicottero monoposto Focke-Wulf FW61, che riuscì a volare per oltre un'ora raggiungendo la velocità di 120 km/h e oltrepassando l'altezza di 3.000 m.
Una menzione a parte merita l'autogiro, un veicolo nel quale le pale orizzontali che forniscono la spinta ascensionale non sono collegate ad alcun motore, ma ruotano perché spinte da un getto d'aria prodotto da un'elica posta nella parte anteriore del veicolo. Ideatore di questo incrocio tra un elicottero e un aereo fu lo spagnolo Juan de La Cierva, che per la prima volta nel 1923 riuscì a compiere un breve tragitto a bordo del suo veicolo.
Gli elicotteri hanno profondamente modificato la vita delle nostre montagne. Mentre un tempo costruire una baita in alta quota richiedeva mesi di lavoro perché per trasportare i materiali sui sentieri erano necessarie ore di cammino, oggi il medesimo trasporto avviene in pochi minuti grazie agli elicotteri.
Gli elicotteri si sono dimostrati preziosi anche per le operazioni di salvataggio, e sono utilizzati come ambulanze capaci di raggiungere in pochi minuti le località più isolate. Così pure si è diffusa la pratica dell'eliski: elicotteri che trasportano in alta quota sciatori che poi si lanciano verso valle sulla neve fresca.
Ma gli elicotteri hanno anche modificato le tecniche di guerra. Il cinema ne ha descritto bene la potenza bellica, in particolare nella famosa scena del film Apocalypse now (1979) di Francis Ford Coppola, ambientato durante la guerra del Vietnam, in cui si vede uno squadrone di elicotteri che sbuca all'orizzonte accompagnato dalla poderosa musica della Cavalcata delle Valchirie di Richard Wagner.