BOUILLON, Emanuel-Théodose d'Albret de La Tour d'Auvergne de
Cardinale, nato il 24 agosto 1644 a Turenne, morto a Roma il 2 marzo 1715. Figlio di Federico-Maurizio principe di Sedan, creato cardinale a 25 anni il 5 agosto 1669 da Clemente IX, il quale sperava così d'indurre Luigi XIV ad aiutare Venezia nella guerra di Candia. Il 10 giugno 1671 fu dal re nominato grande elemosiniere. Non tardò però a entrare con la corte in contrasti, che crebbero quando il B. vide frustrato nel 1694 il suo tentativo di diventare principe-vescovo di Liegi. Nel 1698 fu inviato ambasciatore a Roma, e colà dal vescovado di Albano, che aveva ottenuto il 18 ottobre 1689, passò a quello di Porto il 21 luglio 1698, diventando sottodecano del sacro collegio. Nella questione del quietismo cercò, ma invano, di prevenire la condanna di Fénelon. Il 15 dicembre di quell'anno divenne vescovo di Ostia e decano. Richiamato in Francia da Luigi XIV, rifiutò di ubbidire, allegando appunto il suo ufficio di decano; ma poiché gli vennero sequestrati i suoi redditi in Francia, dovette piegarsi. Durante la guerra di successione di Spagna nel 1710 stette in corrispondenza con i nemici della Francia, e si ritirò in Fiandra scrivendo una lettera a Luigi XIV; per questo il re fece iniziare un processo contro di lui dal parlamento di Parigi, processo poi sospeso per l'intervento di Clemente XI.
Bibl.: Ciacconio e Oldoino, Vitae Pontificum Romanorum, ecc., IV, Roma 1667, p. 787.