⟨imèeğénsi⟩ Associazione umanitaria italiana, fondata nel 1994 a Milano dal chirurgo Gino Strada con un gruppo di colleghi. È stata riconosciuta come Onlus nel 1998 e Ong nel 1999; dal 2006 è partner dell’ONU. I suoi interventi, svolti da volontari, sono rivolti soprattutto alla cura delle vittime civili delle guerre, gratuitamente e al di là di ogni discriminazione politica o religiosa. E. ha iniziato la sua attività in Ruanda nel 1994 durante la tragedia del genocidio dei Tutsi, rimettendo in funzione l’ospedale abbandonato di Kigali. Grazie ai finanziamenti di sostenitori privati è intervenuta in 16 paesi (tra cui Cambogia, Iraq, Sierra Leone, Sudan, Afghānistān), nei quali sono stati costruiti ospedali, centri per la cardiochirurgia, per le protesi e la riabilitazione, postazioni di primo soccorso, centri per la maternità. E. si occupa inoltre della formazione di personale sanitario locale. L’associazione ha promosso spesso campagne in favore della pace e della messa al bando delle mine anti-uomo. Sono state costituite anche una E. USA (2006), una E. UK (2007) e tra il 2010 e il 2011 sono nate E. Japan e E. Svizzera, successivamente diventata Fondazione E. Svizzera; sono inoltre sedi in Belgio, Hong Kong e Austria. In Italia, oltre a fornire assistenza sanitaria nelle carceri e operare per il salvataggio in mare e il soccorso ai migranti, facilitando loro l'accesso alla sanità pubblica, coopera con le autorità sanitarie italiane nell'emergenza causata nel 2020 dalla pandemia di Covid-19.