Sociologa, politologa ed economista statunitense (Boston 1867 - Cambridge, Mass., 1961). Professore di politica economica e scienze sociali al Wellesley College dal 1896, si impegnò nella promozione di riforme sociali tese a migliorare le condizioni di vita degli immigrati. Pacifista convinta, durante la prima guerra mondiale fu tra le promotrici della Women's International League for Peace and Freedom (1918), di cui fu dapprima segretario (fino al 1922; e poi dal 1934 al 1935) e presidente onorario (dal 1936). La sua attività politica le valse nel 1946 il premio Nobel per la pace congiuntamente con John Raleigh Mott. Tra i suoi scritti: Outline of economics (1899); A study of conditions of city life (1903); Our Slavic fellow citizens (1910), uno studio sull'immigrazione slava condotto attraverso l'osservazione partecipante; Approaches to the great settlement (1918); Refugees as assets (1939); One Europe (1947); Vignettes in prose (1952); Toward human unity (1952).