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emofilia

di Massimo Breccia, Claudio Cartoni - Dizionario di Medicina (2010)
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emofilia

Massimo Breccia
Claudio Cartoni

Disordine ereditario recessivo che causa una grave insufficienza nella coagulazione del sangue dovuta alla mancanza, totale o parziale, del fattore VIII (e. A), o del fattore IX (e. B) della coagulazione. Più rara è l’e. C, data dalla mancanza totale o parziale del fattore XI. Il soggetto emofilico può essere colpito da emorragie spontanee, oppure provocate da traumi, queste con esiti più gravi.

emofilia

Emofilia A

Si tratta della forma più diffusa di e.: colpisce un individuo ogni 10.000. È caratterizzata da una carenza della subunità C del fattore VIII, una componente proteica che svolge un’importante azione nel processo di coagulazione. Il deficit è legato al cromosoma sessuale X. Questa patologia colpisce quindi esclusivamente i maschi e si trasmette dalla madre, portatrice sana, al figlio maschio. Nel 30% dei casi può verificarsi in una donna non per trasmissione ereditaria, ma come mutazione puntiforme del cromosoma X. Il deficit può essere quantitativamente variabile, così da indurre quadri clinici diversi: con livelli funzionali di fattore VIII fino al 2% (e. A grave) sono frequenti gli ematomi (o il rischio di gravi emorragie, come quelle cerebrali) e, in età infantile, gli emartri spontanei (emorragie delle cavità articolari); con livelli di fattore VIII dal 2 al 5% (e. A moderata) e inoltre pari al 5÷25% (e. A lieve), gli emartri sono rari e si hanno emorragie solo dopo interventi chirurgici. Le manifestazioni emorragiche più frequenti sono, oltre agli emartri, gli ematomi sottocutanei o muscolari, le emorragie del sistema gastro-enterico e di quello uro-genitale, le epistassi, le emorragie post-intervento chirurgico anche semplice (per es., le estrazioni dentarie). Inoltre, dal momento che la subunità C del fattore VIII è coinvolta nell’emostasi secondaria, l’emorragia può presentarsi in un momento successivo alla lesione: dapprima la perdita di sangue si arresta per la formazione regolare del tappo emostatico, ma in una seconda fase la carenza del coagulo fibrinico impedisce l’arresto dell’emorragia. Le analisi di laboratorio evidenziano allungamenti dei tempi di coagulazione, ma la diagnosi si ottiene solo dosando il fattore VIII. La terapia è incentrata sull’assunzione di preparazioni concentrate del fattore VIII.

Emofilia B

È trasmessa geneticamente attraverso il cromosoma X, ma è molto più rara della A, con un quadro clinico che le si sovrappone. L’anomalia genica determina una carenza di fattore IX funzionale, a cui corrisponde un deficit della parte antigenica nel 70% dei casi, e della sola parte funzionale nel 30%. La terapia è sostitutiva e prevede l’infusione di concentrati di complesso protrombinico.

Emofilia C

È ancora più rara e il difetto, che riguarda il fattore XI, è trasmesso come deficit autosomico recessivo. Le manifestazioni sono più rare e più lievi dei difetti precedenti: si hanno emorragie dopo interventi chirurgici e dopo traumi importanti.

Vedi anche
cromosoma Nome dato da W. Waldeyer nel 1888 ai piccoli corpi intensamente colorabili, in genere di forma bastoncellare, visibili nel nucleo della cellula durante la mitosi. Secondo la teoria cromosomica, dimostrata da T.H. Morgan con ricerche su Drosophila melanogaster, i c. sono le strutture essenziali dell’eredità. Caratteri ... Grigorij Efimovič Rasputin Mistico russo (Pokrovskoe, Tobol´sk, 1870 circa - Pietroburgo 1916). Di famiglia contadina, entrato a far parte della setta ereticale dei chlysty ("flagellanti"), acquistò fama di taumaturgo. Chiamato a Pietroburgo (1907), esercitò grande ascendente sugli ambienti di corte e ottenne la completa fiducia ... emorragia Fuoruscita del sangue dai vasi sanguiferi o dal cuore. L’e. si dice interna quando il sangue stravasato si versa in una cavità naturale del corpo (peritoneo, pleure, meningi); esterna, quando si ha versamento all’esterno del corpo, direttamente per soluzione di continuo dei tegumenti, o indirettamente ... malattìe genètiche genètiche, malattìe Patologie ereditarie, dovute ad anomalie cromosomiche o a mutazioni di singoli geni (malattie da deficit di enzimi; errori congeniti del metabolismo). La frequenza delle m.g. nella popolazione mondiale dei neonati è di ca. il 3%. Esse incidono significativamente sulla frequenza delle ...
Tag
  • COAGULAZIONE DEL SANGUE
  • MUTAZIONE PUNTIFORME
  • PORTATRICE SANA
  • CROMOSOMA X
  • EMOFILIA B
Altri risultati per emofilia
  • emofilia
    Enciclopedia on line
    Malattia ereditaria, che colpisce quasi esclusivamente gli individui di sesso maschile della specie umana, ai quali viene trasmessa dalle femmine, che possono essere portatrici della malattia, senza essere clinicamente malate. Alcune sindromi emorragiche clinicamente simili all’e., ma non tutte ereditarie, ...
  • emofilia
    Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
    Massimo Breccia Coagulopatia dovuta a un difetto congenito o acquisito di uno o più fattori plasmatici della coagulazione. Esistono diversi tipi di emofilia; l’emofilia A è la patologia dovuta alla carenza del fattore plasmatico VIII causata da mutazioni del gene relativo localizzato sul cromosoma ...
  • EMOFILIA
    Enciclopedia Italiana (1932)
    Malattia costituzionale ereditaria, diffusa ovunque, ma non molto frequente: essa colpisce in modo esclusivo gli uomini (non essendo stata ancora dimostrata in modo sicuro l'emofilia nelle donne). Si manifesta fin dai primi anni e dura per tutta la vita potendo solo attenuarsi dopo i 30-40 anni. La ...
Vocabolario
emofilìa
emofilia emofilìa s. f. [comp. di emo- e -filia]. – Malattia ereditaria, trasmessa in linea femminile, che colpisce quasi esclusivamente gli individui di sesso maschile; si manifesta fin dai primi anni di vita (attenuandosi in genere dopo...
emòfilo
emofilo emòfilo agg. [comp. di emo- e -filo]. – In biologia, detto di batterio che ha affinità per l’emoglobina e pertanto si sviluppa in mezzi nutritivi che contengono sangue.
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