ENCICLICA (XIII, p. 944; App. II, 1,853; III, 1, p. 549)
Assumendo il termine nel senso più ampio di lettera pontificia destinata alla totalità del clero e dei fedeli del mondo cattolico, o di una determinata nazione, o almeno a una categoria di persone (per es. all'episcopato, ai religiosi), possiamo annoverare sotto tale voce quattro specie di documenti solenni: le litterae encyclicae propriamente dette, riservate a occasioni più solenni o a importanti temi teologici, morali, disciplinari o sociali (sempre sotto il profilo religioso); le epistulae encyclicae, l'epistula apostolica, l'adhortatio apostolica. In quest'ordine sono sempre elencate negli Acta Apostolicae Sedis.
Dal 1960 al 1975 incluso si hanno 39 documenti del genere: 14 di Giovanni XXIII (4 enc.; 8 lettere ap.; 2 esort. ap.), 25 di Paolo VI (5 enc.; 2 ep. enc.; 5 lettere ap.; 13 esort. ap.).
Appartengono a questo periodo le due encicliche più celebri di Giovanni XXIII: la Mater et Magistra (15 maggio 1961) sui recenti sviluppi della questione sociale alla luce della morale cristiana (iniziativa personale e intervento dei pubblici poteri in economia; socializzazione; remunerazione del lavoro; esigenze della giustizia nei confronti delle strutture produttive; proprietà privata; esigenze di giustizia nei rapporti tra i settori produttivi; riequilibrio e propulsione nelle zone in via di sviluppo; rapporti tra paesi ricchi e paesi poveri; incremento demografico e sviluppo economico; collaborazione internazionale; ideologie effimere ed erronee; dottrina sociale della Chiesa; ecc.), e la Pacem in terris (11 aprile 1963), sulla pace fra tutte le genti da fondare sulla giustizia, sull'amore e sulla libertà; per la prima volta (esempio che sarà poi seguito anche da Paolo VI) un'enciclica viene rivolta non solo ai cattolici, ma anche "al clero e ai fedeli cristiani di tutto il mondo come pure a tutti gli uomini di buona volontà". Altre due encicliche giovannee sono di argomento religioso: Aeterna Dei Sapientia (11 novembre 1961), per il 15° centenario della morte del papa s. Leone il Grande, e Paenitentiam agere (1 luglio 1962), con un appello alla preghiera e alla penitenza all'avvicinarsi dell'apertura del Concilio Vaticano II.
Delle epistulae apostolicae di Giovanni XXIII, tre furono destinate a domandare preghiere per il Concilio: Le voci (19 marzo 1961), Celebrandi Concilii Oecumenici (11 aprile 1962), Oecumenicum Concilium (28 aprile 1962); in quella che si apre con le parole Il religioso (29 settembre 1961) si chiedono preghiere per la pace; altre tre: Iam in pontificatus (14 gennaio 1961), Sacrorum expeditionum (20 marzo 1961), Quotiescumque (29 giugno 1961), sono rivolte rispettivamente agli episcopati del Vietnam e dell'Indonesia per l'istituzione della gerarchia nelle loro regioni, e ai vescovi delle Filippine per l'erezione di alcune nuove diocesi. La Magnifici eventus (11 maggio 1963) è rivolta ai cattolici dei paesi slavi per l'11° centenario dell'arrivo dei santi Cirillo e Metodio nella Grande Moravia. Ancora preghiere per il Concilio chiedono le esortazioni apostoliche di Giovanni XXIII: Sacrae laudis (6 gennaio 1962), Novem per dies (20 maggio 1963).
Le 5 encicliche di Paolo VI toccano importanti temi di fede, di morale, di disciplina, di attualità: quella programmatica del pontificato, Ecclesiam suam (6 agosto 1964), riguarda la presenza e il dialogo della Chiesa nel e col mondo d'oggi; la Mysterium fidei (3 settembre 1965) ribadisce la dottrina cattolica sull'Eucaristia e sulla legittimità del culto eucaristico anche fuori della Messa, contro alcune tendenze erronee di autori moderni; la Sacerdotalis caelibatus (24 giugno 1967) riconferma gli elevati motivi che muovono la Chiesa latina a esigere il celibato sacerdotale; la Humanae vitae (25 luglio 1968) affronta il problema della regolazione delle nascite, esponendo senza ambiguità la posizione del magistero ecclesiastico. In campo sociale larga risonanza ebbe la Populorum progressio (26 maggio 1967) sullo sviluppo integrale degl'individui e dei popoli e sui giusti rapporti internazionali.
Le uniche due epistulae encyclicae di Paolo VI convergono in un tema comune: richiesta di preghiere alla Vergine per la pace del mondo e per i lavori del Concilio: Mense maio (29 aprile 1965) e Christi Matri (15 settembre 1966). Queste due richieste sono reiterate nell'epistola apostolica Spiritus Paraclitus (30 aprile 1964) e soprattutto nelle esortazioni apostoliche Quarta Sessio (28 agosto 1965) e Postrema Sessio (4 novembre 1965) sul Concilio, e Recurrens mensis October (7 ottobre 1969) per la pace.
Temi di dottrina e di pietà cristiana vengono trattati da Paolo VI nell'epistola apostolica Investigabiles divitias Christi (6 febbraio 1965) sulla devozione al S. Cuore di Gesù, nel 2° centenario della festa liturgica; la pietà mariana viene ampiamente esposta nelle esortazioni apostoliche Signum magnum (13 maggio 1967) e Marialis cultus (2 febbraio 1974); della gioia cristiana - tema mai affrontato in precedenti documenti del magistero - parla l'esortazione apostolica Gaudete in Domino (9 maggio 1975), mentre la Evangelii nuntiandi (8 dicembre 1975) tratta delle vie e del dovere di annunziare il Vangelo nel mondo d'oggi.
All'attuazione del Concilio da parte dei vescovi, come maestri nella fede, e da parte dei religiosi nel rinnovamento della loro maniera di vita, sono consacrate le due esortazioni apostoliche Quinque iam anni (8 dicembre 1970) ed Evangelica testificatio (2 giugno 1971). L'epistola apostolica Octogesima adveniens (14 maggio 1971), in occasione dell'80° della Rerum novarum di Leone XIII, sviluppa, con nuove applicazioni, alcuni punti già contenuti nella Populorum progressio.
Di carattere occasionale sono: l'epistola apostolica Sancti Stephani (6 agosto 1970) ai cattolici ungheresi, nel millennio della nascita e del battesimo del santo re; l'epistola apostolica Benignissimus Deus (22 febbraio 1965) per il 75° della fondazione dell'Opera di s. Pietro Apostolo per il clero indigeno; le esortazioni apostoliche E peregrinatione (15 gennaio 1964) sull'unità dei cristiani, dopo il ritorno del papa dal pellegrinaggio in Terra Santa; Petrum et Paulum Apostolos (22 febbraio 1967) per il 19° centenario del loro martirio; Nobis in animo (25 marzo 1974) sull'aiuto alle opere cattoliche in Terra Santa.
Bibl.: Acta Apostolicae Sedis, alle rispettive date; Giovanni XXIII, Discorsi, Messaggi, Colloqui, voll. III-V, Città del Vaticano 1961-63; Giovanni XXIII, Encicliche e discorsi, Roma 1961-63; Insegnamenti di Paolo VI, voll. I-XIII, Città del Vaticano 1964-1976; I. Giordani, Le encicliche sociali dei Papi, II: Da Giovanni XXIII a Paolo VI (1961-1969), Roma 1969; Paolo VI, Encicliche 1963-1970, Città del Vaticano 1971.