ENCICLICA (XIII, p. 944; App. II, 1, p. 853)
Tra le principali Encicliche di Pio XII dopo il 1947 segnaliamo: nel 1949 la Redemptoris nostri cruciatus (15 aprile) sui Luoghi santi della Palestina; nel 1950 la Anni Sacri (12 marzo) e la Summi maeroris (19 luglio) entrambe per indire preghiere per il rinnovamento cristiano dei costumi e per la concordia dei popoli, la Humani generis (12 agosto) con la quale si rinnovava la condanna dell'immanentismo e dell'idealismo moderno, si condannavano lo storicismo e l'esistenzialismo e insieme il "realitivismo dogmatico" con allusione al recente orientamento teologico noto come "nuova teologia" (v. teologia cattolica, in questa App.); nel 1951 la Evangelii praecones (2 giugno) sull'incremento delle missioni cattoliche, la Sempiternus rex Christus (8 settembre) per il XV centenario del concilio ecumenico di Calcedonia, nel 1952 la Orientales ecclesias (15 dicembre) diretta all'episcopato cattolico delle Chiese orientali; nel 1953 la Doctor Mellifluus (24 maggio) nell'ottavo centenario della morte di Bernardo di Chiaravalle; nel 1954 la Ad caeli Reginam (11 ottobre) sulla dignità regale della B. V. Maria e sull'istituzione della sua festa; nel 1955 la Musicae sacrae disciplina (25 dicembre) sulla musica sacra; nel 1957 la Fidei donum (21 aprile) sulle condizioni delle missioni cattoliche particolarmente in Africa; la Miranda prorsus (8 settembre) sulla cinematografia, la radio e la televisione. Giovanni XXIII ha pubblicato nel 1959 la Ad Petri cathedram (29 giugno) in merito al promovimento della verità, dell'unità e della pace in spirito di carità e la Princeps pastorum (28 novembre) sulle missioni cattoliche.