Tabu dell’omicidio, proprio delle società cosiddette primitive, tipicamente vigente all’interno del gruppo tribale. Si contrappone all’ esoclastia, ossia alla lecita uccisione del nemico estraneo al gruppo; nella mentalità primitiva, infatti, quest’ultima è lecita quale giusta reazione all’omicidio compiuto dallo straniero, che va punito proprio perché colpevole, secondo una concezione moralistica della pena, concepita strutturalmente come vendetta, ossia quale strumento di ristabilimento della giustizia.