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Enneadi

Dizionario di filosofia (2009)
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Enneadi


(’Εννεάδες) Opera in cui sono raccolti 54 scritti di Plotino ordinati secondo consonanze tematiche da Porfirio, fra il 300 e il 305. Gli scritti sono disposti, in base a presupposti pitagorici, in sei gruppi, composti ciascuno di nove trattati, da cui il titolo di E. («novenali»). La prima e. tratta della vita filosofica e della felicità, atto interiore dell’anima che si situa nell’eternità della vita intellettiva. Al centro della seconda e. sono il cosmo, i corpi e la materia. Plotino distingue la materia in «sensibile» (illimitata, privazione dell’essere e «male») e «intelligibile», che possiede vita e intelligenza. La terza e. tratta del destino, della provvidenza (πρόνοια), del tempo e dell’eternità. Contro le tesi stoiche, Plotino sostiene che l’anima, svincolata dal corpo, è libera dalla causalità «esterna» e può seguire la ragione, ossia agire in base alla «provvidenza». L’eternità è l’autentica consistenza del reale; il tempo è invece il «volgersi» dell’anima al «sensibile». Nella quarta e., dedicata all’anima, Plotino confutando le tesi materialistiche e peripatetiche stabilisce che l’anima razionale, che contempla l’intelligibile mediante l’intuizione intellettuale, è incorruttibile e immortale, ed è distinta dall’anima sensibile, che insieme al corpo costituisce l’animale. Nella quinta e. è esposto lo schema triadico dell’emanazione o processione delle ipostasi (Uno-intelletto-anima). L’Uno è fondamento del tutto; sussiste in sé, al di fuori di ogni composizione. Per tale motivo, non è possibile parlarne («teologia negativa»); lo si può, impropriamente, definire Bene, oppure luce: punto luminoso da cui irradiano le altre ipostasi. L’intelletto contemplando l’Uno lo divide in essere, vita e pensiero; l’anima («anima del mondo») rivolta alle idee archetipiche, che sono il contenuto dell’intelletto, ordina il mondo. In tal modo il cosmo è «nell’anima» ed è vivificato e organico, come nel Timeo (➔) platonico; la corporeità rappresenta la «limitazione dell’anima». L’anima individuale può risalire fino all’intelletto e all’Uno e «vivere divinamente», contrariamente alle tesi gnostiche. Nella sesta e. sono esposte la critica alle «categorie», sia aristoteliche sia stoiche, e la dottrina dell’unione estatica dell’anima con l’Uno, resa possibile dalla negazione del desiderio, del pensiero e del proprio io.

Vedi anche
Plotino (gr. Πλωτῖνος, lat. Plotinus). - Filosofo greco (n. Licopoli, Egitto, 203-206 - m. in Campania 269-270), massimo rappresentante del neoplatonismo antico. Plotino è autore delle Enneadi, cioè di sei gruppi di nove scritti ciascuno, raccolti da Porfirio. Plotino riprende le formulazioni più tarde del pensiero ... Porfìrio di Tiro Porfìrio di Tiro (gr. Πορϕύριος, lat. Porphyrius). - Filosofo nativo di Tiro (n. 234 d. C. - m. forse Roma inizio sec. 4º). Scolaro di Plotino, di cui pubblicò le Enneadi e scrisse una biografia, Porfirio di Tiro cercò nei suoi scritti di attenuare il contrasto tra Platone e Aristotele. Nella sua attività ... neoplatonismo Movimento di pensiero sviluppatosi dalla metà del 2° sec. d.C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°). È caratterizzato dalla tendenza a rinnovare le concezioni del platonismo e a integrarle con tutto il tesoro di verità che appare ricavabile da ogni altro sistema di filosofia ... Marsilio Ficino Filosofo (Figline Valdarno 1433 - Careggi 1499). Autore di un ampio lavoro di traduzione e di commento dell'opera di Platone, di Plotino e degli scritti ermetici, fece conoscere alla cultura europea un patrimonio fino allora sconosciuto nella sua complessità. La sua opera più personale è la Teologia ...
Tag
  • ARISTOTELICHE
  • PROVVIDENZA
  • INTELLETTO
  • PITAGORICI
  • GNOSTICHE
Vocabolario
ennèade
enneade ennèade s. f. [dal lat. tardo enneas -ădis, gr. ἐννεάς -άδος, da ἐννέα «nove»], letter. – 1. Raccolta di nove cose; in partic., libro diviso in nove partizioni o capitoli: le Enneadi (gr. ᾿Εννεάδες), i sei gruppi, di nove scritti...
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