Morricone, Ennio
Morricóne, Ennio. – Compositore e direttore d’orchestra (n. Roma 1928). Si è diplomato in tromba, composizione (sotto la guida di G. Petrassi), musica corale, strumentazione per banda e direzione di coro presso il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, iniziando poi a lavorare come arrangiatore e compositore per il teatro, la radio, la televisione e il cinema. In quest’ultimo campo ha ottenuto i maggiori successi, tanto che il sodalizio con il regista S. Leone (Per un pugno di dollari, 1964; Il buono, il brutto, il cattivo, 1966; C’era una volta in America, 1984) ha decretato il successo del genere cinematografico noto come spaghetti western. La musica di M. ha incontra la cinepresa di numerosi registi (tra gli altri B. Bertolucci, P.P. Pasolini, E. Petri, M. Bellocchio, G. Tornatore, B. De Palma, R. Polanski, P. Almodovar, O. Stone), elaborando un riconoscibile e suggestivo linguaggio musicale e stabilendo un canone stilistico nell’ambito delle colonne sonore. Particolarmente apprezzato all’estero, citazioni e allusioni alle sue musiche appaiono in alcune pellicole di Q. Tarantino (Kill Bill vol. 2, 2004; Inglourious basterds, 2009) e G. Verbinski (Pirates of Caribbean – At the world’s end, 2007; Rango, 2011). Alla produzione di musica per film si sono affiancate le oltre cento opere composte per diverse formazioni. In tali lavori si riconosce il retroterra di un musicista colto, profondamente influenzato dall’avanguardia e dalle sperimentazioni della musica contemporanea. Impegnato sul piano teorico, nel 2001 ha pubblicato Comporre per il cinema. Teoria e prassi della musica nel film, in collaborazione con S. Miceli. Tra le sue recenti realizzazioni si ricordano le colonne sonore per i film di De Palma (Mission to Mars, 2000), Tornatore (Malèna, 2000; La sconosciuta, 2006; Baarìa, 2009), G. Montaldo (I demoni di San Pietroburgo, 2007) e per numerose fiction tv. Oltre alle musiche per film, spiccano la cantata Per i bambini morti di mafia (1999, su testi di L. Violante), Metamorfosi di Violetta, per quartetto d’archi e clarinetto (2001), Voci dal silenzio per voce, coro, coro registrato e orchestra (2002), Cantata narrazione per Padre Pio (2004) ed Elegia per l’Italia (2011), eseguita sul palco dell’annuale Concerto del Primo maggio a Roma in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Tra i numerosi premi ricevuti si ricordano il Leone d’oro alla carriera (1995), l’Oscar alla carriera (2007), nove David di Donatello e il Polar music prize (2010).