BESANA, Enrico
Nacque a Milano il 12 settembre 1813, da Felice Maria e da Giulia Ciani: era parente quindi per parte materna dei Ciani, banchieri emigrati nel 1821 per le loro idee liberali. Iscritto alla Giovine Italia, il B. frequentò i corsi di medicina a Pavia, svolgendo attiva propaganda patriottica fra gli studenti. Laureatosi nel 1840, dopo aver avuto qualche noia dalla polizia per aver capeggiato una dimostrazione studentesca nel 1839, viaggiò a lungo in Europa. Tornato a Milano, fu costretto a rifugiarsi a Lugano presso gli zii Ciani per aver ferito in duello un ufficiale austriaco; salvo brevi intervalli rimase colà sino al 1848, afiorché accorse a Milano per prendere parte alle cinque giornate. Combatté sulle barricate e fu capitano della guardia civica; si arruolò poi volontario nella colonna Alemanni, distinguendosi a Sommacampagna. Nuovamente volontario nel 1849 nell'esercito piemontese, combatté alla Bicocca; dopo Novara, tornò a Lugano, da dove compì frequenti viaggi. Alla vigilia del 6 febbr. 1853, dopo che G. Piolti de' Bianchi aveva fallito nel persuadere Mazzini a non tentare un moto a Milano, un gruppo di patrioti "moderati" decise di inviare a Lugano da Mazzini E. Visconti Venosta e il B. in un ultimo tentativo per impedire l'azione. I due emissari non riuscirono tuttavia a varcare il confine rientrando in città la sera precedente i moti.
Fallita la sollevazione, dopo breve permanenza a Lugano, il B. accorse ancora a Milano in occasione del colera del 1854, prestando la propria opera come infermiere. Oltre al frequentare i più noti salotti liberali milanesi (Maffei, Dandolo, D'Adda, Trivulzio), la sua attività patriottica proseguì nel 1859 con la partecipazione come volontario agli ordini di Garibaldi alle azioni militari di Varese e S. Fermo e culminò poi coll'incarico, ricevuto da Garibaldi, di dirigere e amministrare insieme con G. Finzi la raccolta dei fondi, per il'"milione di fucili". Su tale raccolta essi pubblicarono a Milano nel 1861 un Resoconto di tutta la gestione del fondo del milione di fucili, che suscitò parecchie discussioni e critiche.
Il 10 maggio 1860 intanto il B. venne eletto deputato per la VII legislatura nel collegio di Cassano d'Adda, ma non intervenne con assiduità alla Camera, ove si schierò coi moderati. Nel 1866, nonostante la non più giovane età, partecipò alla guerra contro l'Austria nelle forze di Garibaldi.
Oltre che per la sua attività garibaldina il B. è noto per i viaggi compiuti intorno al mondo, dei quali inviò interessanti relazioni ad alcuni giornali italiani.
Nel 1857era stato in India, ma nel 1868 intraprese un vero e proprio giro del mondo verso Oriente toccando Suez, Ceylon, la Cina, il Giappone, quindi, attraversato il Pacifico, la California, Filadelfia. Dopo un breve soggiorno in Europa, era nuovamente nelle Americhe nel 1869-70, e appunto dal Perù accorse a Parigi, assediata dai Prussiani, per essere testimone di quei drammatici avvenimenti. Nel 1872 compì un secondo giro del globo in senso inverso, verso occidente, attraversando gli Stati Uniti e visitando Honolulu, la Nuova Zelanda, l'Utralia e l'India. Nel 1876visitò l'Islanda. Ai periodici e ai quotidiani n-úlanesi, che più si occupavano di descrizioni di'paesi nuovi, il B. inviò vivaci narrazioni delle sue esperienze: la sua firma apparve tra il 1868 e il 1876 sul periodico edito da E. Treves Il giro del mondo, sul Giornale popolare di viaggi (fusosi nel 1874 col precedente), su L'Esploratore, su L'Universo illustrato (anche questo edito e diretto dal Treves) e sui quotidiani Il Corriere di Milano e La Perseveranza (su quest'ultimo spesso sotto forma di lettera al Bonghi, al quale il B. era legato da amicizia).
La passione per i viaggi era sollecitata nel B. più che da interesse scientifico, dal desiderio di nuove cognizioni e da curiosità giornalistica: la stessa origine, ma con pregi di documento storico, ha il diario dell'assedio di Parigi, pubblicato postumo da G. Castelli.
Il diario che va dal 17 sett. 1870 al 28 genn. 1871, con una breve interruzione dal 25 dicembre al 7 gennaio, costituisce una interessante cronaca della vita della città assediata, con annotazioni sulla difficoltà degli approvvigionamenti, sul caro-viveri, sui tentativi di sortita, sugli ondeggiamenti dello spirito pubblico ma soprattutto sugli avvenimenti politici. Notevoli alcune rapide notizie sull'attività del partito della "Commune" (specie sul colpo di mano del 31 ottobre), al quale il B. è palesemente avverso, sulle agitazioni nei clubs radicali e su alcuni personaggi italiani: l'arresto di R. Tibaldi con Blanqui e Pyat (6 novembre), un discorso di E. Cernuschi al Club de la Délivrance, gli echi dell'arrivo di Garibaldi a Tours, la morte del col. Franchetti, di origine italiana, organizzatore di un corpo di "Eclaireurs parisiens" sul tipo delle guide garibaldine (6 dicembre).
Il B. morì a Genova il 30 genn. 1877.
Fonti e Bibl.: Milano, Museo del Risorgimento, Arch. Bertani, cart. 12, 17, 35; G. Adamoli, Commemorazione di E. B., in Bollett. della Società geogr. ital., I(1877), p. 42; G. Visconti Venosta, Ricordi di gioventù. Cose vedute o sapute, 1847-1860, Milano 1926, p. 168; P. Amat di San Filippo-G. Uzielli, Studi biografici e bibliografici sulla storia della geografia in Italia.Roma 1882, I, pp. 606-7; II, pp. 28-29, suppl.; L. Carpi, li Risorgimento italiano. Torino 1888, pp. 453-63; G. E. Curatulo, Garibaldi, Vittorio Emanuele e Cavour nei fasti della patria, Bologna 1911, p. 164; A. Centurione Scotto, G. Finzi ed E. Besana,in La Lombardia nel Risorgimento,luglio 1932, pp. 59-82; G. Castelli. Figure dei Risorg. lombardo: E. B. (in App., Il diario di E. Besana sull'assedio di Parigi del 1870), Milano 1949; D. Severin, E. B. creatore del fondo un milione di fucili, in Brianza e brianzoli nel 1859,Erba 1959, p. 83; F. Curato, L'insurrezione e la guerra del 1848,in Storia di Milano, XIV,Milano 1960, pp. 264 n. 1, 289, 292, 322; L. Marchetti, Il decennio di resistenza, ibid., pp.540, 543.