CELIO, Enrico
Uomo politico ticinese, nato ad Ambri (S. Gottardo), il 19 giugno 1889. Compiuti gli studî secondarî nell'abazia di Einsiedeln, si. addottorò in lettere e giurisprudenza. Si affermò presto nel Canton Ticino come giornalista; successivamente esercitò l'avvocatura partecipando più intensamente alla vita politica del cantone come esponente del partito cattolico conservatore. Consigliere di stato, fu preposto al dipartimento della pubblica istruzione nel governo cantonale. Presidente del Consiglio di stato ticinese (1932), consigliere nazionale e, dopo la morte di Giuseppe Motta (1940), consigliere federale, rappresenta nel governo della Confederazione la Svizzera italiana, come fece per quasi trent'anni il Motta. Preposto al dipartimento delle poste e ferrovie adeguò alle nuove necessità determinate dalla mobilitazione dell'esercito svizzero per la guerra mondiale il servizio delle ferrovie federali (1943) e diede forte impulso all'aviazione civile. Animoso difensore della lingua italiana quale terza lingua nazionale della Confederazione, ottenne per essa dal Consiglio nazionale rilevanti stanziamenti. È stato due volte (1943 e 1948) presidente della Confederazione.