Scrittore (Ozzano 1840 - Bologna 1904); laureato all'univ. di Pisa ove ebbe maestri P. Villari e A. d'Ancona, fu oratore e conferenziere molto stimato e occupò con la sua eloquenza, con l'equanimità dei giudizî critici fondati su molte letture e sicuro buon gusto, ma non mai profondi, un posto assai ragguardevole nella letteratura militante del secondo Ottocento. Si occupò anche di storia dell'arte, filosofia ed estetica; giornalista vivace, fu deputato e sottosegretario per l'Istruzione. Eleganti e limpide le sue Poesie (raccolte post. 1908) e le sue Prose (una scelta di esse fu pubblicata nel 1913).