Editore e giornalista (Milano 1857 - ivi 1941); iniziò a Cagliari la sua attività pubblicando La Farfalla (1876), periodico letterario d'intonazione popolare e anticlericale. Si trasferì poi a Milano, quindi a Bologna, e nel 1881 a Roma dove creò una attività editoriale fondata su moderni criterî d'impianto e diffusione che dette la sua prova migliore nella rivista Cronaca bizantina, alla quale collaborarono i maggiori letterati del tempo. Diede vita in seguito ad altri periodici: La Domenica letteraria nel 1882 e, nel 1884, al Messaggero illustrato, Nabab e Le Forche caudine, quest'ultima diretta da P. Sbarbaro. S. concluse la sua attività nel 1885, quando, processato e condannato per truffa, in realtà per aver continuato a pubblicare scritti di Sbarbaro, fu costretto a emigrare in America. Della sua vicenda scrisse nell'autodifesa Giudicatemi (1885) e nei volumi di memorie Cronaca bizantina (1881-1885) e Note e ricordi, pubblicati nel 1941. La produzione di S. (oltre 130 edizioni in cinque anni), notevole anche dal punto di vista della tecnica tipografica concepita esclusivamente in funzione della diffusione del libro, che egli si proponeva d'imporre con qualsiasi mezzo agli occhi del pubblico, annoverò le opere dei maggiori scrittori dell'epoca: G. Carducci, G. D'Annunzio, E. Panzacchi, L. Capuana, M. Serao, E. Scarfoglio, E. De Amicis, G. Verga, O. Guerrini.