Enselmino da Montebelluna
Vissuto nella prima metà del Trecento, appartenne all'ordine degli eremitani di s. Agostino in Treviso.
Compose El planto de la Verzene, una lauda drammatizzata di 1515 versi nel linguaggio della Marca trevigiana, ornato di latinismi e toscanismi, già attribuito a diversi autori. Esso verseggia i lamenti della Vergine ai piedi della croce, ed è diviso in undici capitoli di terzine, ciascuno dei quali si chiude, per influsso dell'ottava, con due versi rimanti con il secondo dell'ultima terzina. Il primo capitolo è un'invocazione alla Vergine; segue il racconto della passione e del dolore della madre. L'ultimo capitolo è una lauda.
El planto de la Verzene, derivato soprattutto dal Tractatus de planctu beatae Mariae Virginis, attribuito a s. Bernardo, è un testo famoso nella letteratura religiosa medievale, una delle fonti dell'innologia mariana dei laudesi e dei disciplinati. Derivazioni sono state rilevate da vari testi agiografici, dall'Acerba e dalla Commedia. Quest'ultima imitazione, però, è quasi dissimulata, come se l'autore temesse di venire disprezzato per la lettura del poeta contemporaneo. La narrazione è oggettiva, e la persona dello scrittore ricordata soltanto nel primo e nell'ultimo capitolo, senza alcuna notizia o qualificazione che serva a individuarla.
Il testo critico, curato dallo svedese A. Linder, e ristampato in poche copie da E. Calzavara (Milano 1950), è fondato su un codice trevigiano; ma E. Brambilla ha tratto ulteriori varianti da un codice della Bibl. Nazionale di Napoli e da uno dell'Archivio vescovile di Como.
Bibl.-Plainte de la Vierge en vieux vénitien. Texte critique, a c. di A. Linder (con introd. linguistica e letter.), Uppsala 1898; A. Serena, Fra E. da M. e la " Lamentatio Virginis ", Treviso 1891; ID, L'autore del " Pietoso Lamento ", in " Il Propugnatore " n.s. (1893) 5 ss. (rist. in Pagine letterarie, Roma 1900, 21-54); E. Brambilla, Rime ascetiche trascritte da un codice napoletano e da un comense del sec. XV, Cuneo 1903; E. Cavallari, La fortuna di D. nel Trecento, Firenze 1921, 349-351; F. Casnati-M. L. Re, Il pianto di fra' E. nel laudario dei battuti comaschi, in " Ausonia " XIX (1965) 15-18.