Scrittore e critico italiano (Roma 1934 - ivi 2006); collaboratore di riviste e quotidiani (L'Espresso, Corriere della sera, La Repubblica); direttore (1972-2006) della rivista Nuovi Argomenti, dove raccolse le più giovani generazioni di scrittori; dal 1995 al 2000 direttore del Gabinetto scientifico-letterario Vieusseux (Firenze); membro del Cda e presidente della RAI (1996-98). Elegante narratore, avverso a ogni istanza neoavanguardistica (Racconti ambigui, 1963; La notte matrigna, 1975; La principessa e l'antiquario, 1980; Carta blu, 1992; Mia madre amava il mare, 1994; I bei momenti, 1997, premio Strega; Non entrare nel campo degli orfani, 2002; Il risveglio della bionda sirena, 2004), drammaturgo (Tazza, 1966; Vita e morte di Cola di Rienzo, 1973; La casa scoppiata, 1987; Morte di Galeazzo Ciano, 1997; Memoriale da Tucidide: Pericle e la peste, 2004), profuse la propria sensibilità di fine letterato in una vasta produzione critica (Prima della poesia, 1965; Autobiografia letteraria, 1970; Vita di Pasolini, 1978; Moravia, 1982; La letteratura italiana, 3 voll., 1986-88; Romanzo e destini, 1992). Fu critico musicale e cinematografico. Il rapporto con il cinema ebbe per lui valenza formativa e sperimentale: diresse La coppia, 1969, tratto dal suo romanzo del 1966; comparve in Il vangelo secondo Matteo, 1964, di P. P. Pasolini; scrisse sceneggiature e dialoghi. È stato direttore dell'Enciclopedia del cinema Treccani (2003-04).