Piccole piante, tradizionalmente considerate una classe di Briofite ed elevate a divisione dalla moderna analisi cladistica. Sono per lo più tipiche dei luoghi umidi, diffuse in tutte le zone climatiche. Sono caratterizzate da un protonema poco sviluppato e da un tallo (gametofito) appiattito, frondoso e ramificato dicotomicamente oppure differenziato in caulidio e filladi; questi, con disposizione dorsoventrale, constano di un solo strato di cellule. Lo sporogonio è privo di columella e, oltre alle spore, contiene elateri. Nelle E. tallose, sulla pagina inferiore si sviluppano numerosi rizoidi unicellulari, che servono all’assorbimento delle soluzioni nutritizie e al radicamento. Oltre alla riproduzione sessuale si ha spesso moltiplicazione per propagoli.
Studi filogenetici hanno evidenziato che le Briofite non sono un gruppo naturale e che le E. costituiscono una linea evolutiva indipendente rispetto alle altre due linee di Briofite (Antocerote e Muschi). Inoltre, lo schema adottato in passato prevedeva la suddivisione delle E. in tre ordini di cui solo quelli delle Marcanziali (v. fig.) e Jungermanniali risultano ancora validi, mentre le Antocerotali vengono escluse dalle E., costituendo un gruppo a sé.