Serenata che gli antichi Greci cantavano presso la stanza nuziale la sera delle nozze. I primi e. letterari si trovano in Saffo; in età ellenistica ne composero Callimaco, Eratostene, Partenio, ma l’unico e. greco giunto intero è l’idillio 18 di Teocrito per le nozze di Menelao ed Elena.
Nella letteratura latina esempi di e. sono i carmi 61 e 62 di Catullo, in cui il poeta segue la tradizione romana dei fescennini nuziali (il carme 64 per le nozze di Peleo e Tetide è piuttosto un epillio). Altri cultori di e. furono, nel cenacolo dei poetae novi, Calvo e Timida; in più ampia costruzione Stazio; al 4° sec. risalgono il Centone nuziale di Ausonio e gli e. di Claudiano e di Paolino di Nola.