Attore, regista e sceneggiatore cinematografico austriaco naturalizzato statunitense (Vienna 1885 - Maurepas, Parigi, 1957). Autore maledetto del cinema muto, proiettò la settima arte verso una compiuta modernità espressiva, facendone lo strumento privilegiato di un'osservazione critica e dissacrante della realtà. Mal tollerato dall'industria cinematografica hollywoodiana, nonostante l'ampio successo di pubblico, S. non riuscì quasi mai a realizzare completamente i suoi progetti, a causa dei tagli imposti da produttori e censura. Tra i suoi film: Mariti ciechi (1919), Rapacità (1924), La vedova allegra (1925). Dal 1930 si dedicò esclusivamente all'attività di attore, con alcune memorabili interpretazioni, come nei film La grande illusione (1937) e Viale del tramonto (1950).
Nobile e ufficiale di cavalleria secondo la leggenda da lui stesso alimentata, in realtà figlio di un cappellaio ebreo e probabilmente soldato semplice, emigrò negli USA (1910 circa), entrando nel cinema come comparsa, divenendo poi assistente di D. W. Griffith e attore nel suo film Hearts of the world (1918), in cui interpretò con successo un malvagio ufficiale tedesco.
Opere. Iniziò la sua carriera di regista con Blind husbands (La legge della montagna, 1919), in cui incarnò il seduttore cinico e vile. Nel 1922 firmò Foolish wives, crudo affresco dell'Europa del dopoguerra, per il quale aveva dispendiosamente ricostruito in studio la città di Montecarlo. Allontanato nel corso delle riprese dal set di Merry-go-round (Donne viennesi, 1923), nel 1923-24 realizzò Greed (distrib. 1925; dal romanzo McTeague di F. Norris), uno dei capolavori della storia del cinema, ma anche film "maledetto", "invisibile", mutilato dalla produzione (nella versione originale di S. il film durava 9 ore); nel 1925 diresse The merry widow, nel 1927 The wedding march e Honeymoon (in realtà seconda parte del film precedente, rimontato da von Sternberg e mai riconosciuto da S.), di cui era anche interprete. La sua carriera di regista doveva terminare con un film incompiuto, Queen Kelly (1928); messo al bando da Hollywood, S. non poté realizzare nessuno dei suoi successivi progetti. Regista di genio, il cui esasperato naturalismo ai confini col simbolismo e la cui straordinaria potenza espressiva impressero una svolta importante all'evoluzione della narrazione cinematografica (basti pensare all'uso innovativo degli ambienti naturali, della profondità di campo, ecc.), S. fu anche un attore di talento; interpretò una cinquantina di film, spesso nel ruolo di personaggi sadici e ambigui; tra le sue più celebri apparizioni ricordiamo The great Gabbo (1929), La grande illusion (1937), Five graves to Cairo (I cinque segreti del deserto, 1943), Sunset Boulevard (1950), Napoléon (1954).