FALKENHAYN, Erich von
Generale tedesco, nato a Belchau presso Graudenz l'11 settembre 1861, morto a Potsdam l'8 settembre 1922. Sottotenente di fanteria nel 1880, fu poi ufficiale di stato maggiore; nel 1896 andò in Cina come istruttore di quell'esercito; nel 1900 fece parte del corpo di spedizione tedesco contro la Cina stessa; rimpatriò nel 1903. Maggiore generale nel 1912, fu nominato nel 1913 ministro della Guerra e subito dopo promosso a scelta tenente generale. Come ministro della Guerra si oppose ad un aumento di corpi d'armata che lo stato maggiore aveva proposto (Ludendorff, allora colonnello). Fu, per questa sua resistenza, accusato di demagogismo. Dopo la battaglia della Marna egli venne nominato capo di stato maggiore dell'esercito. Intuì la fallacia del metodo che, secondo le teorie dello Schlieffen, si prefiggeva di applicare sempre ed esclusivamente la manovra avvolgente. Appena dichiarata la guerra, egli aveva iniziato l'aumento dell'esercito. Riuscita vana l'offensiva in Fiandra (fine 1914), il F. consentì nel 1915 (come richiedeva Hindenburg) ad attaccare la Russia, ottenendo risultati grandiosi; poi fece invadere la Serbia. Nel 1916, attaccò Verdun, riuscendo a richiamare intorno alla piazza forte il grosso dell'esercito francese. Ma Verdun non fu conquistata e ciò costituì un grave scacco morale per i Tedeschi. Esonerato dalla carica di capo di stato maggiore (fine agosto 1916) e nominato comandante della 9ª armata contro la Romania, guidò magistralmente le operazioni che condussero alla conquista della maggior parte del territorio di quello stato. Ebbe nel giugno 1917 il comando del gruppo di armate destinato ad operare nella Palestina e poi (marzo 1918) il comando della 10ª armata sulla fronte russa.
Il F. fu uno dei condottieri eminenti rivelati dalla guerra. Assunto alla suprema direzione dell'esercito, senza aver mai tenuto in precedenza nessun comando di truppa, qualcuna delle sue concezioni, come l'affidare a truppe di nuova formazione l'offensiva delle Fiandre nell'ottobre 1914 e l'impresa di Verdun, non sembrano aver tenuto conto sufficiente delle reali difficoltà tattiche; ma la disfatta della Russia fu in gran parte opera sua. Scrisse: Die oberste Heeresleititng 1914-16 in ihren wichtigsten Entschliessungen (Berlino 1920) e Der Feldzug der 9. Armee gegen die Rumänen und Russen (Berlino 1921) tradotte anche in italiano (Roma 1923).
Bibl.: A. Alberti, Il generale Falkenhayn, Roma 1924, ed. tedesca, Berlino 1924; H. Zwehl, General Erich von Falkenhayn, Berlino 1926.