Poeta svedese (Luleå 1910 - Stoccolma 1968). Redattore del periodico letterario Prisma (1948-50), traduttore, fu tra i massimi esponenti del movimento ermetico-surrealista affermatosi in Svezia nei primi anni Quaranta nel solco aperto da Th. S. Eliot e da D. Thomas. La sua lirica simbolico-musicale, che muove da esperienze anarchiche e da un esasperato cerebralismo, tenta di esprimere la disarmonica complessità dell'anima moderna. Già nella prima raccolta di versi liberi, Mannen utan väg ("L'uomo senza via", 1942), il titanismo, la ricerca del grottesco, la musicalità ritmica e sonora riconducono a note esperienze romantiche; e nelle successive, come Sviter ("Suites", 1947), Vinteroffer ("Sacrificio invernale", 1954), si approfondisce questa composita ispirazione della sua arte.