TROELTSCH, Ernst
Teologo, filosofo, storico tedesco, nato ad Augusta il 17 febbraio 1865, morto a Berlino nel 1923. Dal 1891 professore di teologia evangelica in varie università tedesche, dal 1915 professore di filosofia a Berlino.
Il valore della sua opera sta più nelle trattazioni di carattere storico che in quelle di carattere filosofico e teologico. In queste ultime espone e sostiene una sua concezione della religione come esperienza a priori, che nella sua forma più schietta e pura è esperienza mistica. Solo il sentimento della nostra identità con la coscienza universale permette al nostro Io di comprendere l'Io altrui. Di qui una concezione storiografica, onde il singolo individuo storico può essere compreso solo partendo da una individualità più grande, cioè dalle "individualità collettive" del popolo, della classe, dell'epoca, ecc. Lo storico deve elaborare quello che per lui è essenziale nel molteplice fluire degli avvenimenti del "tempo storico", che non ha niente a che fare col concetto del tempo delle scienze naturali e che non si può calcolare e suddividere, ma fonde il presente, il passato e il futuro, nel continuo divenire. La polemica che il Tr. condusse contro i periodizzamenti rigidi della storiografia tradizionale, e contro i metodi naturalistici nello studio e nella considerazione della storia, ha avuto una sua ragion d'essere contro la cristallizzazione della storiografia positivistica in schemi pseudoscientifici. Scolaro di A. Ritschl, in teologia, di H. Treitschke come storico, il Tr. come filosofo ha risentito l'influenza di W. Windelband e di H. Rickert, come pure di H. Lotze. Il suo modo concreto di trattare la storia della vita culturale, religiosa, spirituale nella sua integrità e nel suo atteggiarsi politicamente, economicamente e socialmente, è poi analogo ai. metodi di W. Dilthey e di M. Weber, ch'egli ha assimilato nella maturità, fondendoli insieme. Le sue opere principali sono Der Historismus und seine Probleme, che è un esame della filosofia della storia del sec. XIX, ma è rimasto fermo al primo libro, Das logische Problem der Geschichtsphilosophie (Tubinga 1922); Die Soziallehren der christlichen Kirchen (ivi 1912), e i saggi raccolti nel vol. IV delle opere complete (ivi 1924), fra i quali Il protestantesimo nella formazione del mondo moderno (trad. it. Sanna, Venezia 1929). Il Tr., come il Dilthey, vale più come espositore e indagatore di storia che come teorico.
Bibl.: Oltre l'autobiografia, in Deutsche Philosophie d. Gegenwart in Selbstdarstellungen, Lipsia 1921, II, cfr. E. Vermeil, La pensée religieuse d'E. Tr., Parigi 1922; sulla storiografia del Tr. mancano ancora studî esaurienti.