Figlio di Erode il Grande, nacque circa il 20 a. C. Per volontà testamentaria del padre (4 a. C.), poi confermata da Augusto, ebbe governo sulla tetrarchia di Galilea e Perea. S'invaghì di Erodiade sottraendola al fratello Erode Filippo e suscitando lo sdegno di Giovanni Battista che E. fece decapitare (secondo i Vangeli su richiesta di Salomè, istigata dalla madre Erodiade). Fu gravemente sconfitto dagli Arabi (35-36) e perdette il favore del nuovo imperatore Caligola che lo confinò a Lione, dove Erodiade lo seguì. Nel Vangelo di Luca (23, 7-12) è posto in relazione con Gesù che fu a lui inviato da Pilato perché lo giudicasse e che E., ritenendolo innocente, rinviò a Pilato.