Anarchico italiano (S. Maria Capua Vetere 1853 - Roma 1932). Discepolo di M. Bakunin, fu tra i maggiori esponenti del movimento anarchico italiano di cui a partire dagli anni Settanta interpretò l'ala insurrezionale, antielezionista e libertaria. Più volte denunciato, arrestato e costretto all'esilio (1878-83; 1884-97; 1899-1913), fu tra i dirigenti dei moti proletarî del 1914 e sostenne posizioni contrarie all'intervento. Nel 1919, in vista della rivoluzione, contribuì alla costituzione dell'Unione anarchica italiana; nel 1921 fondò il quotidiano Umanità nova.