Concezione speculativa e cosmologica secondo la quale il corso degli eventi del mondo, compiuto il proprio ciclo, ritorna su sé stesso, in una serie indefinita di identiche ripetizioni.
Simile concezione, che si contrappone nettamente a quella dell’illimitato progresso, è stata presupposta o elaborata da molti pensatori antichi (per es., dai presocratici, nello stoicismo ecc.). Abbandonata nell’età moderna, sia da parte delle correnti idealistiche, sia da quelle positivistiche e dalla stessa teologia cristiana, che non può accettare una dottrina che così pienamente ostacola la libertà creatrice di Dio, la concezione dell’eterno ritorno è stata ripresa da F. Nietzsche.