Keret, Etgar. – Scrittore e regista israeliano (n. Ramat Gan 1967). Docente alla facoltà di Cinema e televisione dell’Università di Tel Aviv, è tra gli scrittori emergenti della nuova letteratura israeliana. Sperimentatore di una scrittura che scardina le regole tradizionali del narrato, K. è autore di storie brevi, talora di taglio umoristico, intrise della visione disincantata di una realtà in crisi, che a stento può essere rappresentata e che viene descritta con il linguaggio crudo della strada. Tra le sue opere tradotte in italiano vanno citate: Mi manca Kissinger (1997); Papà è scappato col circo (2003); Pizzeria Kamikaze (2003); Io sono lui (2004); Gaza blues (2005); Abram kadabram (2008); La notte in cui morirono gli autobus (2010); All'improvviso bussano alla porta (2012); Sette anni di felicità (2015); Le tettine della diciottenne (2017); Un intoppo ai limiti della galassia (2019). Interessante anche la sua attività televisiva e cinematografica: regista della serie televisiva Sipurim Kzarim Al Ahava (1997) e autore di corti, il suo primo lungometraggio, Meduzot (Meduse, 2007), girato con la moglie Shira Gefen, si è aggiudicato il premio Caméra d’Or di Cannes. Nel 2010 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine delle arti e delle lettere di Francia.