Statista francese (n. 1719 - m. Parigi 1785); dopo una brillante carriera militare, per volere di madame de Pompadour, sua protettrice, divenne ambasciatore presso la S. Sede (1753) e ivi cooperò fruttuosamente per ristabilire la pace nella polemica sulla bolla Unigenitus; passò poi a Vienna (1757). Dal 1758 al 1761 e dal 1766 al 1770 fu a capo del dipartimento degli affari Esteri, dal 1761 dei dicasteri della Guerra e della Marina; autore del "patto di famiglia" tra le corti borboniche; acquistò alla Francia la Corsica. All'interno espulse i gesuiti (1762) e favorì gli enciclopedisti. Per volere del cancelliere N.-A. Maupéou e della Du Barry fu destituito nel 1770 e relegato fino al 1774 nella sua tenuta di Chanteloup. Le memorie, pubblicate sotto il suo nome nel 1790, sono in realtà una raccolta di scritti compilati in varie occasioni.