CUNHA, Euclides da
Scrittore brasiliano nato a Santa Rita do Rio Negro nel 1866 e morto a Rio de Janeiro nel 1908. Fu ingegnere di professione e da giovane intraprese la carriera militare. Lasciato il servizio delle armi, accompagnò, come corrispondente del giornale Estado de São Paulo, la spedizione militare contro i ribelli di Canudos, e a quel viaggio è dovuto il suo capolavoro, Os Sertões. Trasferitosi a San Paolo, vi lavorò come ingegnere presso la direzione delle opere pubbliche, e costruì un ponte sul Rio Pardo. Ritornato a Rio de Janeiro, vi conobbe il celebre statista barone di Rio Branco, ministro degli Affari esteri, che lo nominò membro della commissione brasilio-peruviana per la ricognizione dell'Alto Purús. Anche da questo viaggio per zone quasi inesplorate, egli portò un volume, Perú versus Bolivia, e alcuni saggi magistrali sulla regione amazonica, tra i quali quello, molto discusso, Un clima calumniado. Presto però lasciò il servizio del Ministero degli affari esteri e partecipò al concorso per la cattedra di logica nel Ginnasio nazionale. Vi era stato nominato professore da appena un mese, quando fu assassinato. Uomo di forte tempra morale, fu vittima della sua eccessiva sensibilità, la quale lo spinse a un'esistenza inquieta e nomade.
Il suo primo libro, Os Sertões, lo trasse improvvisamente dalla quasi oscurità alla gloria. È opera di scienziato eminente, di acuto sociologo e, insieme, di grande scrittore. I libri successivi, Contrastes e confrontos, À margem da historia confermarono i titoli letterarî conquistati con Os Sertões, per il vigore del pensiero, la profondità della dottrina e per lo stile scultoreo e preciso.