CASTRO, Eugénio de
Poeta, portoghese, nato a Coimbra il 4 marzo 1869. Unisce lo studio per i classici latini alla simpatia sentimentale e formale per i parnassiani e i simbolisti. L'abbondanza musicale e la preziosità acuita della metrica e della rima sono la maggiore preoccupazione della sua musa. I colori, i suoni, le squisitezze d'un paesaggio o d'una voce sono le sue note più riuscite. Nella sua attività feconda, si ricordano maggiormente: Crystalisações da Morte (1884); Oaristos (1890); Horas (L891); Silva (1894); Sagramôr (1895); A Nereide de Harlem (1896); Constança (1900); A sombra do quadrante (1906); O filho pródigo (1910); Camafeus Romanos (1921).
Bibl.: Per le trad.ital., cfr. l'introd. alla trad. di Costanza, Lanciano [1930].