EUMENE I re di Pergamo
Figlio di Eumene (fratello di Filetero), fondatore della dinastia degli Attalidi, e di Satira, successe nel 263-62 a. C. allo zio, che lo aveva adottato, e venne subito in guerra con Antioco I di Siria, alleandosi con Tolomeo II Filadelfo. Il re di Siria fu sconfitto presso Sardi, e in conseguenza di ciò Efeso divenne possedimento egizio, e il principato di Pergamo non soltanto uscì da qualsiasi dipendenza, sia pure soltanto formale, dei Seleucidi (come è dimostrato dal fatto che Eumene I cominciò a batter moneta con l'immagine di Filetero, in luogo di quella di Seleuco adottata nelle monete di Filetero), ma guadagnò notevoli ampliamenti territoriali sì da estendersi, sulla costa, dal golfo Elaitico all'Adramitteno, e, nell'interno, sino al monte Ida e sin presso Tiatira. Per difendere i nuovi possedimenti Eumene fondò le fortezze di Fileteria all'Ida e di Attalia al Lico; poco dopo ebbe da fronteggiare una rivolta delle milizie raccolte in queste due colonie, come è dimostrato da un'interessante iscrizione pergamena (n. 13 delle Inschriften von Pergamon, e 265 delle Orientis graeci inscriptiones selectae del Dittenberger): il momento dovette essere grave, ma il dinasta di Pergamo riuscì a sedare ben presto il malcontento, facendo le più ampie concessioni. È molto probabile, sebbene non sia espressamente tramandato, che egli abbia dovuto combattere anche contro i Galati, alle scorrerie dei quali lo esponeva l'estensione raggiunta ormai dai suoi dominî; e alla fine dovette acconciarsi a pagar loro un tributo annuo. Morì nel 241-40 a. C. lasciando il regno ad Attalo I (v.).
Bibl.: B. Niese, Geschichte der griechischen und makedonischen Staaten, II, Gotha 1899, pp. 84, 156; G. Cardinali, Il Regno di Pergamo, Roma 1906, p. 13 segg.; cfr. 103 segg.; J. Beloch, Griechische Geschichte, VI, i, 2ª ed., Berlino e Lipsia 1925, p. 593; IV, ii, 1927, p. 206 segg.; E. Meyer, Die Grenzen der hellenistischen Staaten in Kleinasien, Zurigo 1925, p. 97 segg.