Figlio (m. 159 a. C.) di Attalo I, salì al trono nel 197 a. C. Fu costantemente alleato dei Romani e nella guerra contro Nabide (195) e in quella contro Antioco di Siria (191-189), sia pure con gravi sacrifici del proprio regno (Seleuco, figlio di Antioco, sottopose a un duro assedio nel 190 la città di Pergamo), ma nella pace del 188 ebbe notevoli compensi territoriali. Nel 186-185 E. combatté contro Prusia di Bitinia, indi contro i Galati. Nel 183-179 condusse con successo una lunga guerra con Farnace del Ponto. Recatosi successivamente a Roma, E. persuase i Romani ad accelerare la guerra contro il nuovo re di Macedonia, Perseo (172), che aveva promosso una rivincita delle forze nazionali greche, ma una grave rotta, subita insieme al console Q. Marcio Filippo, nel 169 gli alienò la simpatia dei Romani, dai quali ebbe poi a soffrire ogni sorta di umiliazioni. Fu grande protettore di letterati e artisti, abbellì la propria capitale con monumenti d'ogni sorta (fra cui il celebre altare di Pergamo) e anche alcune città greche ebbero doni insigni dalla sua munificenza.