Scultore di Sicione, figlio di Lisippo; è ricordato da Plinio, che elenca alcune delle sue opere (Ercole a Delfi, Muse e Alessandro cacciatore a Tespie, una battaglia equestre, Trofonio a Lebadea, ecc., tutte non identificate), come continuatore dello stile paterno nel ritmo e nella composizione, ma non nell'eleganza.