Venizelos, Evangelos. - Uomo politico greco (n. Salonicco 1957). Ultimati gli studi in Legge, alla metà degli anni Ottanta ha intrapreso la carriera universitaria e quella forense. Dopo aver difeso A. Papandreu dall’accusa di corruzione (1989), V. è entrato in politica: eletto in Parlamento tra le fila del PASOK (Movimento socialista panellenico) per la prima volta nel 1993, negli anni ha guidato diversi dicasteri: Telecomunicazioni e Trasporti (1994-95), Giustizia (1996), Sviluppo (1999-2000), Cultura e Sport (2000-04), Difesa (2009-11). Già ministro delle Finanze sotto G. Papandreu, nel novembre del 2011 è stato confermato alla guida del ministero; pochi mesi dopo però (marzo 2012) ha lasciato l’incarico, perché eletto presidente del PASOK. In seguito V. ha dovuto fronteggiare un sensibile calo nei consensi (diretta conseguenza della crisi economico-sociale che ha colpito il paese): alle elezioni politiche del maggio 2012 il PASOK ha ottenuto il 13,2% delle preferenze, dietro a Nea Dimokratia (18,8%) e SYRIZA (16,7%). Così come A. Samaras e A. Tsipras prima di lui, nei giorni immediatamente successivi alle elezioni V. è stato chiamato a guidare un governo di coalizione (necessario perché nessun partito ha raggiunto la maggioranza in Parlamento). L’accordo però non è stato raggiunto, e alle nuove elezioni tenutesi nel mese di giugno si è imposto il partito pro-euro ND, che si è aggiudicato il 29,7% dei consensi contro il 26,9% ottenuto da SYRIZA e il 12,3% del PASOK. Non avendo conquistato la maggioranza assoluta, il partito di Samaras ha formato un governo di coalizione con PASOK e Sinistra democratica (DIMAR). Nel giugno 2013, dopo l’uscita del DIMAR dalla coalizione di governo in ragione della chiusura dell’emittente radiotelevisiva Ert e a seguito di un rimpasto di governo, a V. sono state assegnate le cariche di primo ministro e ministro degli Esteri, che ha ricoperto fino al gennaio 2015.