Scrittore francese (Isola della Riunione, allora Isola Bourbon, 1753 - Parigi 1814). Cominciò a pubblicare dei versi nell'Almanach des Muses del 1777; nelle Poésies érotiques (1778), il cui tono, nonostante il titolo, è più che altro elegiaco, cantò una giovane creola che non poté sposare per l'opposizione di suo padre. Nel 1799 conobbe il successo con un poema irreligioso, La guerre des dieux anciens et modernes, in cui l'empietà si mescola all'erotismo e alla licenziosità. Nel 1805 pubblicò sotto il titolo di Portefeuille volé alcune operette libertine che furono proibite dalla polizia. "Caro Tibullo" lo chiamò Voltaire, ed effettivamente c'è qualcosa di tibulliano nella sua sensibilità e nel suo breve respiro poetico. Incapace di disegni ambiziosi, affida spesso al frammento la sua eleganza squisita e la sua languida e voluttuosa malinconia, inserendosi in quella poesia galante e leggera dell'ultimo Settecento di cui Dorat fu uno dei maggiori rappresentanti. I suoi versi hanno indicato a un poeta come Lamartine la via che doveva seguire la nuova poesia.