ACERBI, Ezechiele
Nato a Pavia il 10 apr. 1850, studiò pittura nella scuola civica locale con G. Trécourt, che lo tenne in grande stima e lo mise in relazione col Piccio. Vinse nel 1866 il legato Cairoli, nel 1873 il premio Franck col quadro Distribuzione dei medicinali a S. Corona,nel 1877 il concorso Arnaboldi con L'arrivo del Barchetto a Pavia.Il suo Autoritratto (1881), conservato alla scuola civica di Pavia, testimonia del suo primo stile legato a quello del Piccio e del Trécourt. Sono di questo periodo pure i ritratti della signora Letizia Campari, del conte San Giuliani, del signor Lanfranchi. Visse molti anni a Milano dando lezioni, dipingendo ritratti, scene di genere, ventagli. Tornato a Pavia, si dedicò, nell'ultimo periodo soprattutto, a ritrarre scene caratteristiche della vita della sua città. Espose alle mostre della Permanente di Milano e di Torino e numerose volte a Pavia. In quest'ultima città morì il 20 febbr. 1920.
Bibl.: G. Nicodemi, Tranquillo Cremona e gli artisti lombardi del suo tempo, Pavia 1938, p. 41; A. M. Comanducci, Diz. illustrato dei pittori e incisori ital. moderni, I, Milano 1945, p. 2; D. Morani, Diz. dei pittori pavesi, Milano 1948, pp. 5-6; H. Vollmer, Allgem. Lexikon der bildenden Kunstler des XX. Jahrh., I, p. 6;U. Galetti-E. Camesasca, Encicl. della pittura italiana, I, p. 6.