MALESE, FEDERAZIONE (nome ufficiale Persekutuan Tanah Melayu)
Stato dell'Asia (131.791 km2; 6.275.416 ab. nel 1957) nella penisola di Malacca, uno dei numerosi che hanno acquistato l'indipendenza in questi ultimi anni.
Il territorio della Federazione era pressoché spopolato fin quasi alla fine del secolo scorso, quando lungo la sponda sud-occidentale della penisola la sovranità inglese, che aveva nel 1867 trasformato i suoi possedimenti di Penang, Malacca e Singapore in colonie della Corona, si esercitava solo su ristretti lembi costieri e insulari, i cosiddetti Stabilimenti dello Stretto (v.; XXXII, p. 848; App. II, 11, p. 923). A partire dal 1874 entrarono nella sfera d'influenza inglese i varî sultanati locali, dapprima il Perak, il Selangor, il Negri Sembilan e il Pahang, che formarono nel 1896 gli stati federati malesi, poi il Johore (1885) e gli stati di Kedah, Kelantan, Perlis e Trengganu (ai primi del nostro secolo), che formarono i 5 stati non confederati. Sono questi i 9 stati che nel 1948 si riunirono e insieme con gli stabilimenti di Penang e di Malacca e i territorî di Wellesley e di Dindings, compirono il primo passo verso una federazione (v. malesi, stati; App. II, 11, p. 255) che ha acquistato una sempre maggiore autonomia fino alla completa indipendenza, ottenuta il 31 agosto 1957 e sanzionata con l'ammissione fra le N. U. (come 82° paese rappresentato).
La Federazione si estende su buona parte della penisola di Malacca a sud dell'istmo di Krah e comprende anche alcune isole costiere (Penang, Pangkor), ma esclude quella di Singapore. Il territorio è costituito in prevalenza da un basamento cristallino (granito, quarziti, scisti) e presenta nella sezione meridionale delle piccole ondulazioni che, procedendo verso nord, acquistano la forma di dorsali che si vanno sempre più rilevando fino a raggiungere 2.190 m nel M. Tahan e 2.182 m nel M. Korbu e sono separate da solchi longitudinali, di cui il principale è quello centrale, percorso in opposte direzioni dai fiumi Kelantan e Pahang. Esso ha grande importanza per l'agricoltura, l'insediamento e i collegamenti ferroviarî e stradali tra la parte nord-orientale e quella sud-occidentale della Federazione.
Il clima risente l'influenza della vicinanza all'equatore e dell'alterno spirare dei monsoni. Le temperature sono notevolmente alte in tutti i mesi dell'anno (sensibilmente superiori ai 200) con escursione annua di pochi gradi; le precipitazioni sono abbastanza ben distribuite nel corso dell'anno e sul versante sud-occidentale cadono in prevalenza nel periodo in cui spira il monsone di mare (semestre estivo), su quello nord-orientale quando spira il monsone di terra (semestre invernale). La distribuzione spaziale di esse varia molto da parte a parte; ma, mentre nella sezione meridionale, dai rilievi più bassi, le piogge sono meno abbondanti, anche perché il monsone la raggiunge dopo aver attraversato la vicina Sumatra e aver lasciato su quest'isola parte della sua umidità, in quella nord-orientale esse cadono in maggiore quantità in inverno e son dovute in buona parte al monsone invernale che ivi è molto violento e particolarmente piovoso. Tuttavia la sezione più irrorata è quella di nord-ovest, specie sulle falde dei rilievi esposte al monsone estivo, che ricevono 4-5 m di pioggia all'anno (con un massimo di oltre 6 m presso Taiping).
La vegetazione spontanea è costituita da una foresta rigogliosa che perdura sulle dorsali e sulla maggior parte del versante orientale, lungo il quale le colture sono praticate solo presso la costa e in alcuni solchi vallivi, mentre il diboscamento è stato pressoché completo lungo la fascia costiera occidentale, ove la foresta ha ceduto il posto a piantagioni di hevea e a colture alimentari varie (palma da cocco, palma da olio, riso, ananas).
La popolazione della Federazione è costituita per oltre il 50% di Malesi, per circa il 38% di Cinesi e per l'11% di Indiani e Pakistani, cui sono da aggiungere circa 17.000 Europei e piccoli gruppi di Negritos (Semang, Senoi, Sakai) sparsi nelle foreste. I Malesi prevalgono, ma sono dediti all'agricoltura, mentre i Cinesi si dedicano per lo più al commercio, all'artigianato e sono impiegati nelle miniere; sicché la loro distribuzione è in stretta relazione con l'economia delle singole regioni. Nello stato c'è una grande mescolanza di culture, costumi e religioni, dato che i Cinesi sono buddisti, i Malesi musulmani, gli Indiani induisti. Accanto ad essi vi sono 172.000 cattolici. Solo un decimo della popolazione vive nei centri urbani, tra i quali si distinguono (vedi tabella) Georgetown, nell'isola di Penang, ove sorgono grandi fonderie di stagno, Kuala Lumpur, centro minerario e capitale del nuovo stato, Ipoh (80.894) nel Perak, al centro di un'area mineraria e coltivata a hevea, Malacca, porto sullo stretto omonimo, che fu il primo insediamento europeo (1511) nella penisola. Altri centri, oltre quelli che sono ricordati nella tabella seguente, con popolazione superiore ai 10.000 ab. sono: Bandar Maharani (32.228 ab.), Bandar Penggaram (26.506), Port Swettenham (11.300), Telok Anson (23.055), Butterworth (21.255 ab.).
Il popolamento e la valorizzazione della regione risalgono a tempi molto recenti, a quando cioè si iniziò la coltivazione della pianta del caucciù (hevea brasiliensis) e si riconobbe la presenza di ricchi giacimenti di stagno. La coltura dell'hevea risale agli ultimi due decennî del secolo scorso, ma si è diffiusa su vasta scala solo a partire dal 1910, con il grande sviluppo dell'automobilismo. Tali piantagioni hanno richiamato nella penisola numerosi lavoratori dal mondo malese e dalla Cina. Il considerevole afflusso dei Cinesi (78.000 nel 1880, ma 360.000 nel 1927 fino ad un massimo di 403.000 nel 1937) ha complicato la struttura etnica e sociale della regione. Sebbene negli anni della crisi economica e durante le guerre alcune centinaia di migliaia siano ritornati nei paesi d'origine, tuttavia il loro numero è molto alto, specie nei centri della sezione meridionale (Kuala Lumpur). Essi predominano nettamente nell'isola di Singapore.
L'aumento degli abitanti ha portato come conseguenza una sensibile modificazione nella struttura agraria del paese, in quanto ha imposto la necessità di diffondere alcune piante alimentari, per poterli nutrire almeno in parte con prodotti locali. Attualmente la superficie agraria è solo il 15% di quella territoriale: di essa i 2/3 sono occupati dalle piantagioni di hevea e il resto è riservato soprattutto al riso (15%) e alla palma da cocco (13%). Anche la palma da olio sta conquistando rapidamente terreno. Coltura importante è anche quella dell'ananas, introdotta nel 1880 a Singapore e diffusa successivamente nel Johore e nel Selangor: essa dà una cospicua produzione destinata in parte all'esportazione (1.000.000 di q. all'anno) attraverso il porto di Singapore. L'hevea copre la decima parte della superficie agraria ed è particolarmente diffusa sul versante occidentale, e in particolar modo nel territorio di Malacca e nel Selangor, e dà una produzione annua di circa 7.000.000 di q di caucciù, diretti in massima parte verso gli S.U.A., il Regno Unito, l'URSS e altri paesi industriali dell'Europa. Cospicue sono le risorse minerarie dello stato; ma, mentre risultano trascurabili i giacimenti di ferro (Kelantan, Trengganu) e di carbone (Selangor), che è di scadente qualità, acquistano un'importanza tutta particolare quelli di cassiterite. Questo minerale si ritrova nei graniti (giacimenti primarî) che costituiscono l'ossatura della penisola, e specialmente nella dorsale dominata dal M. Korbu, e in abbondanza nei terreni alluvionali (giacimenti secondarî). La Federazione Malese è ora al primo posto tra i paesi produttori di stagno (con 60.000 t annue, pari a un terzo della produzione mondiale; di esso circa la metà proviene dal Perak (dintorni di Kinta), ove il minerale è estratto da giacimenti secondarî. La fusione e la raffinazione del minerale avviene nelle grandi raffinerie di Singapore e di Penang, da dove lo stagno si dirige soprattutto verso gli Stati Uniti, l'Unione Indiana e il Regno Unito.
Abbastanza fitte sono le vie di comunicazione, specialmente nella fascia costiera occidentale e lungo le valli longitudinali, per collegare i varî centri minerarî tra di loro e con i porti.
Sebbene l'economia della Federazione poggi su basi abbastanza solide, manca ancora l'amalgamazione tra i varî gruppi etnici che compongono la sua popolazione a causa delle notevoli differenze culturali, religiose e sociali di essi.
Ordinamento. - Per la costituzione del 1957 la Federazione Malese è uno stato "democratico, indipendente e sovrano" nell'ambito del Commonwealth Britannico e riconosce quindi come capo la regina d'Inghilterra. Ha ordinamento monarchico; ma la costituzione stabilisce che ogni cinque anni i sovrani degli stati federati designino a turno uno di loro come capo supremo della Federazione (Yang di-Pertuan Agong) e un altro come vicecapo supremo (Timbalan Yang di-Pertuan Agong). L'islamismo è la religione ufficiale della Federazione. Il parlamento è costituito dallo Yang di-Pertuan Agong e da due camere (Mailis): il Dewan Negara (camera alta o senato) e il Dewan Ra'ayat (camera dei rappresentanti). Il senato, di trenta membri, dura in carica sei anni; la camera, di poco più di cento membri, cinque anni, ma può essere sciolta dallo Yang di-Pertuang Agong d'accordo con i suoi ministri.
Finanze. - È stata istituita, nel 1959, la Banca centrale della Malesia, con capitale sottoscritto per due terzi dal governo e con il compito di emettere la moneta. La banca deve tenere una riserva di valuta estera a fronte delle sue obbligazioni e dei suoi depositi, tale da garantire una certa liquidità della banca, costituita soprattutto da sterline; funge da consulente economico del governo, non può competere con le banche commerciali per gli ordinarî affari finanziarî, sottoscrive i prestiti del governo ed esercita il controllo sui crediti e sulle valute estere. Prima del 1959 la moneta veniva emessa dal Currency Board, in misura pressoché uguale alla valuta estera introitata; dal 1952 la competenza del Currency Board (ed oggi quella della Banca centrale) si estende ai territorî di Singapore, del Borneo settentrionale, di Sarawak e di Brunei. Nella Federazione esistono z2 banche commerciali, di cui alcune sono solo filiali di banche che hanno la sede principale a Londra o a Singapore (ricordiamo la Chartered Bank of India, Australia and China, la Mercantile Bank of India, la Hong-Kong and Shanghai Banking Corporation, ecc.); compito di tali banche è di finanziare il commercio con l'estero e di concedere prestiti a breve scadenza alle piccole imprese private. Il cambio è stabilito in 3,06 dollari malesi per 1 dollaro U.S.A.
Storia. - Pochi giorni prima della proclamazione ufficiale dell'indipendenza si era costituito il primo govemo della Malesia indipendente presieduto da Tengku Abdul Rahman, capo dell'Organizzazione Nazionale dei Malesi Uniti (UMNO: United Malays National Organization), che tanto si era adoperato e per l'indipendenza del suo paese e per la concordia dei varî gruppi etnici che ne compongono la popolazione. Il 2 settembre del 1957 i sultani degli undici stati della Federazione, riuniti a Kuala Lumpur, elessero Yang di-Pertuang Agong il sultano di Negri Sembilan: Tuanku Sir Abdul Rahman. Le prime elezioni dalla data dell'indipendenza si svolsero il 19 agosto 1959 ed ebbero i seguenti risultati: Partito dell'Alleanza, 73 seggi; Partito Islamico Pan-Malese, 13 seggi; Fronte Socialista, 8 seggi; Partito Progressista Popolare, 4 seggi; Indipendenti, 3 seggi; Partito Malese, 1 seggio; Partito Negara, i seggio. Il 21 agosto dello stesso anno si formava un nuovo gabinetto presieduto ancora da Tengku Abdul Rahman, che dal precedente incarico si era dimesso nel febbraio. Il 10 aprile del 1960 moriva Tuanku Sir Abdul Rahman e gli succedeva il Timbalan Yang di-Pertuan Agong, il quale pure moriva poco dopo; il 21 settembre veniva eletto Yang di-Pertuan Agong il raja di Perlis, Sir Putra ibni Almarhum Syed Hassan Jauralullail.
L'attività dei guerriglieri comunisti (per lo più cinesi) nella giungla, che aveva ricevuto nuovi e più vigorosi stimoli dalla guerra di Corea, era culminata con l'assassinio dell'alto commissario britannico H. Gurney il 6 ottobre 1951. Il generale Sir Gerald Templer, inviato nella penisola con pieni poteri civili e militari, svolse una energica opera di repressione costringendo i guerriglieri a ridurre il numero delle incursioni e dei colpi di mano e a ritirarsi sempre più profondamente nella giungla verso il confine siamese; anche se non possono ancora dirsi del tutto debellati, essi non costituiscono più un serio pericolo.
La rivolta tibetana del marzo 1959 e la dura repressione cinese determinarono una seria preoccupazione nell'Asia sudorientale e particolarmente in Malesia; essa fra tutti i paesi di questo settore fu l'unica, il 30 marzo 1959, a stigmatizzare l'"aggressione" comunista cinese, sollevando poi la questione del Tibet, insieme all'Irlanda, nell'ottobre 1959, dinanzi alla XIV Assemblea Generale delle N. U. La M. nel febbraio del 1961 ha concluso un accordo di collaborazione economica e culturale con le Filippine e la Tailandia.
Bibl.: T. E. Smith, Population growth in Malaya, Oxford 1952; Malaya: the making of a nation, Londra 1958; D. Ruocco, Malesia: Dominion del Commonwealth Britannico, in La Geografia nelle scuole, III (1958), pp. 11-16; H. Miller, Prince and Premier, Toronto 1959.