Caffe, Federico
Caffè, Federico Economista (Pescara 1914 - scomparso a Roma, 1987). Si laureò in scienze economiche e commerciali all’Università di Roma nel 1936, con G. Masci. Personalità di grandissima levatura intellettuale e umana, entrò in Banca d’Italia nel 1937. Nel 1944 divenne capo della segreteria particolare del ministro dei Lavori pubblici, M. Ruini. Finita la guerra, trascorse un periodo di studi alla London School of Economics, dove conseguì la libera docenza. Professore di politica economica all’Università di Roma, accademico linceo, tra i suoi maestri riconosciuti è da ricordare G. Del Vecchio. La politica economica e la concezione del benessere di C. sono contrassegnate da uno spirito progressista non marxista e da insofferenza nei confronti del mainstream neoliberista, che egli considerava acritico e incapace di perseguire l’esigenza di bilanciamento fra mercato e intervento pubblico. Le vicende relative alla scomparsa di C., avvenuta nel 1987, non sono ancora state chiarite. Tra le sue opere si ricorda Un’economia in ritardo (1977).