FEDERICO III imperatore (IV come re dei Romani, V come duca d'Austria)
Nacque a Innsbruck il 21 settembre 1415, morì a Linz il 19 agosto 1493. Primogenito del duca Ernesto il Ferreo e di Zimburgis di Masovia, succedette al padre (morto il 10 giugno 1434) sotto la tutela dello zio Federico IV, dal 1435 come duca indipendente nell'Austria Inferiore (Stiria, Carinzia, Carniola, paesi del litorale); dopo la morte di Federico IV (24 giugno 1439), divenne tutore del figlio di costui Sigismondo del Tirolo; dopo la morte di suo cugino Alberto II, re di Germania e re d'Ungheria e di Boemia (27 ottobre 1439), tutore del figlio di lui Ladislao Postumo (nato il 22 febbraio 1440); il 2 febbraio 1440 fu eletto re di Germania (incoronato il 17 giugno 1442) e il 19 marzo 1452 ebbe la corona imperiale in Roma.
Di bell'aspetto, ma di carattere debole, F. fu incapace di mantenere l'ordine e la tranquillità nei suoi stati e di perseguire una politica estera risoluta e precisa: e pure, con tutte queste sue manchevolezze, il suo governo finì con l'essere ricco di fortunati eventi per gli Asburgo. All'interesse dinastico fu d'altronde costantemente rivolta la sua politica; per esso egli trascurò quasi completamente l'Impero, dove non si fece vedere dal 1444 al 1471. Il suo motto era AEIOV: Austriae est imperare orbi universo. Uno dei suoi primi atti come imperatore fu la conferma del cosiddetto privilegium maius, la falsificazione del sec. XIV (v. austria: Storia) che poneva gli Asburgo in una condizione di quasi completa indipendenza dall'impero. Come nell'impero, così nemmeno nell'Ungheria e nella Boemia, dove Ladislao Postumo doveva succedere ad Alberto II, Federico, tutore di Ladislao, poté mai esercitare un vero potere. In Ungheria un partito d'opposizione chiamò re nel paese il giovane Ladislao (I) Iagellone di Polonia (III), il quale però fu sconfitto dai Turchi e ucciso nella battaglia presso Varna il 10 novembre 1444. Giovanni Hunyády, nominato vicario dell'impero, morì l'11 agosto 1456; il re Ladislao, affidato da Federico alla tutela del conte Ulrico (II) di Cilli, perdette dopo l'assassinio di questo (9 novembre 1456) ogni autorità e morì il 23 novembre 1457. In Boemia l'elezione a re di Giorgio Podiebrad (2 marzo 1458), in Ungheria quella di Mattia Corvino (24 gennaio 1458) gli posero invece a fianco due pericolosi vicini.
Perfino negli stati ereditarî, nell'Austria, F. esaurì le sue forze in lotte infruttuose con Sigismondo del Tirolo, col proprio fratello Alberto VI (v.) e con gli "stati" capeggiati da Ulrico Eizing e da Ulrico (II) conte di Cilli. Essi assediarono l'imperatore nel suo castello di Wiener Neustadt, difeso dallo stiriano Andrea Baumkircher; e la stessa morte di Ulrico di Cilli e la devoluzione dei suoi ricchi possessi a Federico non recarono a questo gran giovamento. Più gravi ancora i contrasti con l'irrequieto e ambizioso fratello, Alberto VI, che provocarono l'assedio di Federico nel castello di Vienna da parte dei borghesi di Vienna alleati con Alberto, sotto il comando del loro borgomastro Wolfgang Holzer (1462). E neanche la morte di Alberto VI (2 dicembre 1463) segnò la fine delle agitazioni, poiché il Baumkircher, unitosi come capo di un partito di nobili Stiriani a Mattia Corvino, si rivolse contro Federico, il quale, contro gli accordi fatti, lo fece giustiziare il 23 aprile 1471.
Nello stesso anno morì Giorgio Podiebrad, che, occupato com'era stato negli affari interni del suo paese e nelle questioni con Mattia Corvino, aveva finito con l'essere per F. un vicino tranquillo; ancor più tranquillo fu il suo successore, Ladislao II (IV) di Polonia. Diversamente andarono invece le cose con Mattia Corvino, il quale aveva concluso (19 e 24 luglio 1463) con Federico, a Oedenburg e a Wiener Neustadt, un accordo sulla successione degli Asburgo in Ungheria, riservandosi il titolo reale di Ungheria anche per sé e ottenendo la consegna della corona di S. Stefano. Ma il conferimento del vescovado di Salisburgo all'arcivescovo di Gran, che era fuggito (1478) da Mattia, fornì pretesto alla guerra di Mattia contro l'Austria: egli conquistò la Bassa Austria e Vienna (i giugno 1485), vi si stabilì e solo dopo la sua morte (6 aprile 1490) poté riconquistarla il re Massimiliano, figlio di F.
F. aveva assicurato la fortuna della dinastia sia con gli accordi di Oedenburg e di Wiener Neustadt, sia col matrimonio di suo figlio Massimiliano con Maria Bianca, erede del ducato di Borgogna (v. massimiliano). Federico III è sepolto a Vienna nella chiesa di S. Stefano.
Bibl.: F. S. Kurz, Österreich unter Kaiser Friedrich IV., voll. 2, Vienna 1812; Chmel, Geschichte Kaiser Friedrichs IV. (1440-1452), voll. 2, Amburgo 1840-43; A. Huber, Geschichte Österreichs, III, Gotha 1888; K. e M. Uhrliz, Handbuch der Geschichte Österreichs, I, Graz 1927.