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VERDINOIS, Federigo

di Siro Amedeo CHIMENZ - Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)
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VERDINOIS, Federigo

Siro Amedeo CHIMENZ

Giornalista, critico, scrittore e traduttore, nato a Caserta il 2 luglio 1844, morto a Napoli l'11 aprile 1927. Fu direttore per qualche tempo del Giornale di Napoli, collaboratore del Fanfulla di Roma con lo pseudonimo di Picche (altro pseudonimo era Nobody) e dei più importanti giornali napoletani della seconda metà dell'Ottocento, particolarmente del Corriere del mattino, di cui diresse la famosa pagina letteraria, nella quale fecero le prime prove, tra gli altri, la Serao, Bracco, Di Giacomo, Misasi. Insegnò per molti anni nell'Istituto Orientale di Napoli dapprima lingua e letteratura inglese, poi russa.

Più che per i racconti originali, tutt'altro che trascurabili, nei quali, con arguzia piena di umanità, descrisse scene e vicende della piccola borghesia napoletana, angustiata dalla miseria, ebbe nome per la sua infaticabile operosità di traduttore. Fece conoscere per primo in Italia, nel 1898, il Quo vadis? non ancora tradotto neppure in francese. Tradusse circa trecentocinquanta opere dal francese, inglese, tedesco, polacco, norvegese (tra i più importanti autori tradotti, ricordiamo Sienkiewicz, Richepin, Hugo, Bourget, Shakespeare, Wilde, Hamsun) e fu uno dei primi e più felici traduttori dal russo (da Gogol, Gorkij, Dostoevskij, Tolstoj, Puškin).

Scritti originali: Amore sbendato-Nebbie germaniche (Napoli 1872); Racconti (Milano 1878); Profili letterari napoletani (Napoli 1882); Principia e altre novelle (ivi 1885); Racconti inverisimili (ivi 1886); La visione di Picche (ivi 1887); Quel che accadde a Nannina (Catania 1887); Nuove novelle (Firenze 1887); I martiri di Belfiore (Napoli 1915); Ricordi giornalistici (ivi 1920).

Bibl.: V. Della Sala, Ottocentisti napoletani, Napoli 1935; B. Croce, F. V. in La Critica, XXXIV.

Vedi anche
Matilde Serào Serào, Matilde. - Scrittrice e giornalista (Patrasso 1856 - Napoli 1927). Compiuti a Napoli gli studî da maestra, s'impiegò nei Telegrafi dello stato, mentre cominciava a pubblicare bozzetti e novelle su giornali locali; finché entrò nella redazione del Corriere del mattino. Nel 1882 si trasferì a Roma, ... Benedetto Cróce Cróce, Benedetto. - Filosofo e storico (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952). Studiò a Napoli, che divenne presto la sua dimora abituale. Scampato dal terremoto di Casamicciola (1883) in cui perdette i genitori, fu accolto a Roma in casa dello zio Silvio Spaventa, e vi rimase sino ... Giuseppe Mezzanòtte Mezzanòtte, Giuseppe. - Scrittore (Chieti 1855 - ivi 1935) d'ispirazione regionalista, assai vicino per i temi e gli argomenti della sua narrativa ai veristi meridionali (soprattutto alla Serao e a Di Giacomo), scrisse romanzi e racconti di non superficiale impegno, quasi tutti ambientati in Abruzzo ... Contéssa Lara Contéssa Lara. - Pseudonimo di Eva Cattermole (Firenze 1849 - Roma 1896). La sua lirica (Versi, 1883; E ancora versi, 1886) ha scarsa profondità, ma una certa spontanea grazia. Sposata a F. E. Mancini, figlio di Pasquale Stanislao, se ne separò quando questi uccise in duello (1875) il suo amante G. Bennati; ...
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