Poeta russo (Ovstug, gov. di Orlov, 1803 - Carskoe Selo 1873). Visse a lungo in missione diplomatica (1822-44) in Germania, ove conobbe F. W. J. Schelling e H. Heine, e poi a Torino. I versi del primo periodo comparvero sporadicamente in Russia (nel 1836 venne pubblicato sul Sovremennik ["Il contemporaneo"] di Puškin un gruppo di 16 "poesie della Germania" firmate F. T.), ed egli restò sconosciuto al grande pubblico fino alla metà del secolo, quando Nekrasov ne segnalò l'importanza (1850) e Turgenev curò un'edizione delle sue liriche (1854). Del 1868 è la prima raccolta completa, Stichotvorenija ("Versi"). Ma fu con la nascita del movimento simbolista che T. ottenne il riconoscimento di maggior poeta del secolo dopo Puškin, e fu apprezzato per la ricerca espressiva, capace di svelare la duplicità del reale, e per l'importanza dell'elemento ritmico e del sistema allusivo. La sua produzione, relativamente circoscritta, comprende poemi sulla natura (Letnij večer "Sera d'estate"; Vesna "Primavera"), poemi filosofici (Son na more "Sogno al mare"; Den´ i noč "Il giorno e la notte"), d'amore (Ljublju glaza tvoi, moj drug "Amo i tuoi occhi, amico mio"; Ital´janskaja villa "Villa italiana") e versi di contenuto politico-ideologico. Conservatore, sostenitore del nazionalismo slavofilo, T. scrisse anche saggi storico-politici (La Russie et la révolution, 1849).