fegato
Un organo con molte funzioni essenziali per la vita
Nel nostro corpo il fegato è l'organo che svolge il maggior numero di funzioni: è una ghiandola che produce la bile ed è anche un complesso laboratorio in cui hanno luogo centinaia di reazioni chimiche che servono a produrre o trasformare sostanze utili all'organismo e a neutralizzare sostanze tossiche
Nel linguaggio comune il fegato ‒ chissà perché ‒ è tirato in ballo in più occasioni, ma attenzione! Se ci dicono: "Hai un bel fegato!" non significa che il nostro fegato è bello, ma che siamo coraggiosi.
Se a qualcuno "rode il fegato" significa che qualcosa lo fa molto arrabbiare, e non che qualcuno gli rosicchia il fegato; e se un'insegnante dice ai suoi alunni che le viene il "mal di fegato" a correggere i loro compiti, vuol dire che questi contengono molti errori e che lei se la prende troppo a cuore.
Il fegato è un grande organo compatto di forma ovoidale e dal tipico colore 'rosso fegato'. Pesa circa 1,5 kg e si trova nella parte superiore destra dell'addome, sotto il muscolo diaframma e protetto dalle ultime costole. Aderente alla sua superficie inferiore si trova una piccola sacca allungata, la colecisti o cistifellea, in cui viene raccolta la bile, un liquido amaro prodotto dal fegato, che contiene sostanze utili per la digestione (stomaco e digestione).
Il fegato è un 'laboratorio chimico' formato da centinaia di migliaia di unità indipendenti, chiamate lobuli. Il lobulo ha la forma di un piccolo prisma con una vena al centro (vena centrolobulare) e foglietti di cellule disposti come i raggi di una bicicletta. Tra i foglietti, a diretto contatto con le cellule del fegato, scorre il sangue che proviene da vene situate alla periferia dei lobuli e che finirà nella vena centrolobulare. Tra i foglietti che formano i lobuli epatici corrono anche alcuni canalini, i capillari biliari, che raccolgono la bile prodotta da alcune cellule specializzate e poi confluiscono in un condotto più grande che riversa la bile nella cistifellea.
Il sangue delle vene periferiche che arriva nel fegato proviene dall'intestino. Contiene tutte le sostanze, assorbite durante la digestione, che devono essere trasformate durante il passaggio nei lobuli, in modo che l'organismo possa utilizzarle. Il sangue delle vene centrolobulari, che confluiscono in vene dette sovraepatiche, viene portato alla grande vena cava inferiore che si immette nell'atrio destro del cuore e quindi distribuito in tutto il corpo.
Il 'laboratorio fegato' ha numerose altre funzioni. Per esempio deve neutralizzare le sostanze tossiche assorbite dall'intestino o comunque presenti nel sangue, trasformandole in prodotti innocui o legandole ad altre sostanze che vengono eliminate con la bile. Tra di esse c'è la bilirubina, che deriva dall'emoglobina contenuta nei milioni di globuli rossi che muoiono ogni giorno.
Il fegato deve anche produrre e immagazzinare. Per esempio deve produrre proteine del sangue (come l'albumina) e sostanze che regolano la coagulazione (come l'eparina, il fibrinogeno e altri fattori del sangue). Deve creare una riserva di zuccheri, trasformando uno zucchero semplice (il glucosio) in molecole complesse di glicogeno, che costituisce una riserva di energia. E deve immagazzinare ferro e diverse vitamine.
Le più comuni malattie del fegato sono la cirrosi, i calcoli e le epatiti.
La cirrosi è una condizione in cui le cellule del fegato degenerano e muoiono, e sono sostituite da un tessuto fibroso simile a una cicatrice. In Italia quasi il 70% dei casi di cirrosi (più di un milione di malati) è dovuto all'alcolismo (alcol e alcolismo), mentre circa il 30% è la conseguenza di una epatite virale. Quando tutto il fegato diviene cirrotico, la vita è in pericolo e l'unico rimedio che rimane, se attuabile, è il trapianto.
I calcoli al fegato hanno poco a che fare col fegato. I calcoli sono 'pietruzze' (calculus in latino vuol dire infatti "sassolino") formate da sali di calcio o da altre sostanze (colesterolo) che in certe condizioni si formano nei canali della bile a monte o a valle della cistifellea o nella stessa cistifellea. Quando il flusso della bile è ostacolato dai calcoli, si possono avere forti dolori e difficoltà digestive.