Scrittore austriaco (Vienna 1885 - Klosterneuburg 1973). Legato a Rilke, a S. Zweig e soprattutto a Hofmannsthal, fu, come poeta, uno degli ultimi eredi della tradizione lirica viennese, unendo alla delicatezza dei toni la raffinatezza delle scelte formali: Gedichte (1909); Das Haar der Berenike (1919); Das innere Leben (1925); Viola d'amore (1953); Das Nelkenbeet (1966). Fu autore anche di una copiosa produzione teatrale e narrativa, che in gran parte si lega, in spirito nostalgico-decadente, alla storia austriaca fra il declino e il crollo della monarchia asburgica. Fra i romanzi: Der unsichtbare Gast (1924); Agnes Altkirchner (1927); Der Stachel in der Seele (1948); Das weltliche Kloster (1965). Oltre a numerosi saggi, scrisse anche un'autobiografia (Das Licht der Welt, 1949).