Pittore (Losanna 1865 - Parigi 1925). Si formò a Parigi frequentando l'Académie Julian (1882-1891) e con assidue visite al Louvre. Dal 1890, in contatto con P. Bonnard e É. Vuillard (espose regolarmente con i Nabis dal 1894) e con l'ambiente della Revue Blanche, elaborò soluzioni di grande sintesi formale e cromatica trovando nella xilografia la tecnica espressiva a lui più congeniale. Con sottile vena ironica e acuto spirito d'osservazione incise (1891-99) numerose illustrazioni per libri e per riviste (Revue Blanche, Rire, Pan, Jugend, Studio, ecc.) maturando uno stile caratterizzato dalla contrapposizione di solide masse sommariamente definite e da mediati riferimenti alle tecniche dell'incisione giapponese o alle popolari immagini di Epinal. Dal 1900 (anno in cui assunse la cittadinanza francese) tornò, con rinnovato senso plastico e della luce, alla pittura dipingendo ritratti, nature morte, paesaggi, nudi in interno e in plein-air. Scrisse tra l'altro il romanzo autobiografico La vie meurtrière (1907, pubbl. nel 1927 sul Mercure de France), testi teatrali come Un homme trés fort (1904), Un rien (1907), articoli di critica d'arte.